L’elezione di Marco Orlandi come nuovo rettore dell’Università di Milano-Bicocca ha registrato una partecipazione eccezionale della comunità accademica dell’ateneo. Il 79,31% degli aventi diritto si è recato alle urne, per un totale di 1.713 persone che hanno espresso la propria preferenza.
Al secondo turno, Orlandi ha conquistato 699,35 voti, superando nettamente la soglia del 50% necessaria per l’elezione. Il suo diretto sfidante, Marco Antoniotti, ordinario di Informatica, si è fermato a 390,60 voti, confermando il forte consenso raccolto dal nuovo rettore.
La decisione di Giuseppe Gorini di ritirarsi dopo il primo turno ha rappresentato una mossa strategica fondamentale per il successo di Orlandi. Il terzo candidato ha infatti invitato pubblicamente i suoi sostenitori a convergere sul futuro rettore, favorendo un clima di collaborazione che ha caratterizzato l’intera tornata elettorale.
Questa scelta ha dimostrato la capacità della comunità accademica di privilegiare l’unità istituzionale rispetto alle divisioni.
Il mandato di Orlandi si estenderà dal 2025 al 2031, con l’insediamento ufficiale previsto per il 1° ottobre 2025. Il nuovo rettore ha già delineato le priorità strategiche che caratterizzeranno la sua gestione: sviluppo di politiche abitative concrete per rispondere alle esigenze degli studenti, valorizzazione sistematica dei giovani ricercatori e consolidamento del dialogo sia all’interno dell’ateneo che con il territorio circostante.
Il passaggio di consegne da Giovanna Iannantuoni, che ha guidato l’ateneo dal 2019 ed è attualmente presidente della CRUI, a Marco Orlandi rappresenta un momento di equilibrio strategico per l’Università di Milano-Bicocca. La transizione mantiene una linea di sviluppo consolidata, garantendo stabilità nell’assetto accademico mentre apre spazio a nuove prospettive di crescita e innovazione per il futuro dell’istituzione.
Fonte immagine: Milano Today