Ondata di calore al Sud, i medici propongono di posticipare di tre settimane l'inizio della scuola - Studentville

Ondata di calore al Sud, i medici propongono di posticipare di tre settimane l'inizio della scuola

Le aule di molteplici istituti in Puglia sono troppo surriscaldate a causa del caldo. Il presidente del SIMA, Alessandro Miani dichiara: "Il fenomeno non può essere trascurato". La proposta di rinviare l'inizio delle lezioni.
Ondata di calore al Sud, i medici propongono di posticipare di tre settimane l'inizio della scuola

L’estate sembra non finire per molti studenti della regione Puglia, poiché alcuni istituti hanno dovuto affrontare una grave ondata di caldo in questo mese di settembre. In diverse scuole tra Foggia e Bari si sono verificati molteplici svenimenti da parte degli studenti, a causa delle alte temperature nelle classi. Questo fenomeno ha destato preoccupazione tra i docenti, le famiglie e gli esperti del SIMA, la Società Italiana di Medicina Ambientale, che ha proposto un posticipo dell’inizio della scuola di tre settimane.

La situazione in diverse scuole del Sud Italia, soprattutto a Bari, si sta dimostrando molto complicata da gestire, per l’aumento repentino delle temperature. Infatti, le aule si presentano colme di studenti obbligati a stare in un ambiente molto caldo, al limite della sopportabilità a causa delle elevate temperature, che impediscono la corretta concentrazione degli allievi. Per questo motivo il presidente del SIMA, Alessandro Miani, ha suggerito al MIUR di rinviare l’avvio delle lezioni negli istituti di Bari e dintorni, rilasciando la seguente dichiarazione:

“Il fenomeno delle ondate di calore sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, con possibilità del protrarsi di temperature fino a 36 gradi centigradi come accaduto in Puglia nei primi dieci giorni del nuovo anno scolastico, non può essere trascurato o peggio ignorato. Proprio nel momento in cui l’autonoma delle Regioni occupa spazi sempre più ampi, sarebbe quanto meno opportuno ampliare i margini decisionali degli uffici scolastici regionali per un avvio dell’anno scolastico con date differenziate tra Nord e Sud”.

La situazione sembra non essere diversa anche in altri comuni della regione Puglia, proprio come è stato il caso di Foggia, in cui la direttrice di un istituto ha deciso di far cessare le lezioni prima delle ore 12.30, a causa del raggiungimento delle temperature sopra i 30°. L’ordinanza, in merito alla decisione colta dalla scuola, ha dichiarato di voler limitare i disagi e i malesseri degli studenti, anticipando così l’uscita giornaliera dalla scuola.

Il problema delle alte temperature nelle scuole del Sud Italia

Il presidente del SIMA Alessandro Miani ha espresso una forte preoccupazione per la condizione di molteplici istituti delle regioni dell’Italia meridionale. Infatti, dopo la proposta alle istituzioni scolastiche di prendere dei provvedimenti per tutelare il benessere degli studenti, il presidente ha descritto meglio i motivi per la proposta di rinvio delle lezioni:

” Per il caldo torrido, nelle aule di molti istituti si sta verificando un aumento di anidride carbonica (CO2), e ciò causa diversi problemi quando le sue concentrazioni superano il valore del valore di 1.500 parti per milione”.

Inoltre, l’UE ha condotto uno studio specifico nel 2015 su 114 istituti scolastici in 23 Paesi dell’Unione Europea. Il report ha registrato che l’85% degli allievi in UE è sottoposto a concentrazioni di PM2,5 e PM10 superiori rispetto alla media valutata sicura dall’OMS.

Miani e il SIMA hanno invitato le istituzioni a prendere delle precauzioni riguardo la situazione italiana, esortando ad adottare delle procedure specifiche sul territorio, attrezzando le strutture scolastiche con degli strumenti utili a gestire il micro-clima nelle aree di studio. Infine, secondo gli esperti, il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione dovrebbero collaborare per salvaguardare la salute dei ragazzi, cercando inoltre di diversificare, in base alla regione, l’inizio delle lezioni a scuola, gestendo in questo modo l’affluenza turistica del Sud, ancora molto presente durante il mese di settembre.

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