Per l’ammissione agli esami di maturità 2026, secondo la fonte del 30/10/2025, l’esito è deciso dal consiglio di classe nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Il quadro normativo stabilisce requisiti generali, frequenza minima, partecipazione alle prove INVALSI, alternanza scuola-lavoro, votazioni nelle discipline e voto di comportamento, che il consiglio valuta collegialmente prima di deliberare ai fini dell’ammissione finale del percorso.
I requisiti generali per l’ammissione
L’ammissione agli esami di maturità per le studentesse e gli studenti dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado presso istituzioni scolastiche statali e paritarie avviene su delibera del consiglio di classe. I requisiti obbligatori sono:
- frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato;
- partecipazione alle prove INVALSI nell’ultimo anno di corso;
- svolgimento dell’attività di alternanza scuola‑lavoro;
- voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina;
- voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Il consiglio valuta il rispetto dei criteri e decide l’ammissione con motivazione collegiale. La delibera deve risultare documentata nel verbale di scrutinio per trasparenza.
Gli ammessi con diploma professionale quadriennale
Sono ammessi agli esami di maturità gli studenti che hanno conseguito il diploma professionale quadriennale di tecnico nei percorsi del sistema d’istruzione e formazione professionale, con piena equipollenza per l’ammissione secondo la normativa nazionale vigente.
Gli ammessi dalla penultima classe su richiesta
Su richiesta, sono ammessi alla maturità gli studenti che al termine della penultima classe riportano non meno di otto decimi in ogni disciplina e nel comportamento e hanno seguito un regolare corso di studi. In alternativa si valuta chi abbia ottenuto almeno sette decimi nelle discipline e otto nel comportamento negli scrutini dei due anni precedenti, senza non ammissioni aggiuntive.
Gli ammessi con comportamento pari a sei decimi: elaborato di cittadinanza
Le studentesse e gli studenti con voto di comportamento pari a sei decimi possono essere ammessi, su delibera del consiglio di classe, solo dopo l’assegnazione di un elaborato critico sul tema della cittadinanza attiva e solidale. L’elaborato deve essere trattato e discusso durante il colloquio dell’esame conclusivo, previa verifica collegiale.
Gli ammessi con voto inferiore a sei in una o più discipline
È prevista l’ammissione, su motivata delibera del consiglio di classe, delle studentesse e degli studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a sei decimi in una o più discipline. La delibera deve indicare le ragioni pedagogiche e didattiche della decisione.
I non ammessi per comportamento
Gli studenti con valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, su delibera del consiglio di classe, non sono ammessi all’esame di maturità; la decisione è definitiva e irrevocabile secondo norme.
Il ruolo del consiglio di classe nelle delibere di ammissione
Il consiglio di classe ha il ruolo centrale nella decisione di ammissione: con delibera collegiale valuta i requisiti, decide ammessi o non ammessi, autorizza deroghe per insufficienze e comportamento pari a sei decimi e assegna eventuali elaborati da discutere in sede di colloquio, anche ufficialmente.