Save the Children: l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole va inserita come strumento di prevenzione

Save the Children: l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole va inserita come strumento di prevenzione

Save the Children sottolinea l'importanza di percorsi educativi nelle scuole per prevenire la violenza di genere e promuovere il rispetto.
Save the Children: l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole va inserita come strumento di prevenzione

Il recente disegno di legge sul femminicidio ha introdotto importanti modifiche, finalizzate a garantire maggiore tutela per minori e vittime di violenza. Con specifiche misure, il testo offre protezione anche agli orfani di femminicidio, riconoscendo l’urgenza di supportare chi subisce conseguenze drammatiche. Save the Children sottolinea l’importanza di agevolazioni dedicate, evidenziando un approccio preventivo che rafforza la rete di sostegno.

La normativa integra strumenti innovativi, tra cui la disciplina della raccolta dati prevista dalla legge 53 del 2022, strumento essenziale per monitorare il fenomeno della violenza di genere. Le norme vigenti promuovono un quadro legislativo innovativo e orientato alla protezione globale con determinazione. Queste disposizioni normative rappresentano un fondamentale punto di svolta nell’orientamento delle politiche sociali, ponendo le basi per interventi educativi mirati nelle scuole e per una maggiore consapevolezza sui rischi e le dinamiche legate alla violenza di genere.

Il ruolo della scuola

Il ruolo della scuola è cruciale per garantire che adolescenti e ragazzi accedano a informazioni sicure e adeguate sulle tematiche affettive e sessuali. La scuola rappresenta un punto di riferimento essenziale per orientare i giovani, fornendo strumenti per comprendere il consenso e il rispetto, prevenendo così fenomeni di violenza di genere.

Secondo la ricerca di Save the Children, solo il 47% degli adolescenti riceve un’educazione sessuale a scuola, percentuale che scende al 37% in alcune realtà del Sud e delle Isole. Questo scenario evidenzia la necessità di interventi formativi sistematici, affidati a esperti qualificati, capaci di sviluppare percorsi didattici continui e mirati.

Tali iniziative non solo rafforzano le competenze sociali, ma contribuiscono anche a costruire una cultura del rispetto e della prevenzione sin dall’età scolare. Inoltre, l’introduzione di moduli specifici rafforza la preparazione dei docenti e incentiva un dialogo costruttivo.

I percorsi educativi indispensabili

Certo percorso educativo affettivo e sessuale nelle scuole si configura come strumento imprescindibile per contrastare la violenza maschile e garantire un’informazione corretta a giovani studenti. Un percorso strutturato, organizzato in moduli adeguati alle differenti età, deve essere gestito da esperti qualificati in modo da offrire una formazione completa e personalizzata.

Il 91% dei genitori ha espresso un parere favorevole all’introduzione di questi percorsi obbligatori, evidenziando l’importanza di programmi che integrino la prevenzione e l’orientamento. Inoltre, l’accesso ai centri antiviolenza per le minorenni rappresenta un ulteriore tassello per la tutela e il sostegno dei più vulnerabili.

Tali interventi educativi costituiranno una risorsa fondamentale per rafforzare la sicurezza e la consapevolezza, promuovendo una cultura del rispetto e del consenso in ambito scolastico. La collaborazione tra istituzioni scolastiche, famiglie ed esperti permette di sviluppare metodi innovativi, efficaci e inclusivi per ogni studente globalmente.

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