Sciopero 4 novembre 2025, proclamato da SISA e dall’Osservatorio contro la militarizzazione: richieste includono abolizione del concorso per dirigenti, ruolo unico docente, assunzioni sui posti vacanti, aumenti stipendi almeno 20% netto, introduzione arabo, russo e cinese nelle superiori, pensionamento ope legis per invalidità 67–100% con 30 anni, riporta Il Messaggero. Il 28 novembre Usb con Cub ha proclamato sciopero generale.
Il contesto e gli organizzatori
Lo sciopero del 4 novembre 2025 è stato proclamato dal SISA e dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Il sindacato ha articolato le rivendicazioni, mentre l’Osservatorio denuncia la presenza militare negli istituti e nelle attività formative.
La proclamazione è riportata da Il Messaggero. La mobilitazione unisce rivendicazioni contrattuali e questioni di carattere civile e didattico, fondamentali oggi.
Le richieste SISA su dirigenti, organico, stipendi e curricolo
La governance
Il SISA chiede l’abolizione del concorso per dirigente e l’introduzione di una figura elettiva sul modello universitario, scelta tra docenti del collegio con laurea magistrale e almeno tre anni come primo collaboratore.
Le condizioni
Si chiede l’assunzione su tutti i posti vacanti per docenti e ATA e il ruolo unico docente con stesso orario e salario in tutti i gradi di istruzione.
Le retribuzioni
Richiesta di aumenti salariali di almeno il 20% netto per recuperare il potere d’acquisto. Proposto il pensionamento volontario ope legis dal 2026/2027 per personale con invalidità 67‑100% e almeno 30 anni di servizio, con decurtazione del 2,5% per anno mancante rispetto ai 40.
Il curriculum
Proposta di introdurre lo studio delle lingue arabo, russo e cinese nelle scuole secondarie superiori.
Le richieste dell’Osservatorio contro la militarizzazione
L’Osservatorio denuncia la presenza di militari impiegati come docenti e critica l’organizzazione di percorsi PCTO che prevedono visite a basi militari o caserme.
Per questi motivi l’Osservatorio ha co-promosso lo sciopero, evidenziando il rischio di militarizzazione degli istituti scolastici e universitari e l’impatto educativo negativo sulla formazione civica e pedagogica.
Lo sciopero del 28 novembre e le rivendicazioni di Usb e Cub
Usb e la Cub proclamano sciopero del 28 novembre. Usb contesta “la firma degli ultimi contratti nazionali” e chiede: “tutti i contratti nazionali devono assicurare almeno 2mila euro come livello minimo di partenza e in paga base”.
Richieste: pensione a 62 anni e investimenti edilizia popolare e sanità; “invece di comprare e costruire nuove armi è ora di tornare a costruire case popolari e di affrontare l’emergenza della sanità pubblica”.
L’impatto previsto su scuole, personale e studenti
Lo sciopero proclamato per l’intera giornata del 4 novembre può determinare assenze massicce del personale, interruzione di lezioni e servizi scolastici, disagi per studenti e famiglie. Le richieste su assunzioni e ruolo unico incidono su organico e orari, con possibili ripercussioni organizzative e necessità di recupero didattico e amministrative immediate.