La normativa ministeriale stabilisce criteri precisi per l’accesso alla sessione suppletiva della maturità. Gli studenti possono richiedere di sostenere l’esame in data successiva esclusivamente in presenza di impedimenti gravi e documentati che abbiano compromesso la partecipazione alla sessione ordinaria.
I motivi di salute devono essere certificati da documentazione medica ufficiale, mentre altre circostanze eccezionali richiedono prove altrettanto valide e verificabili. La commissione d’esame o il consiglio di classe hanno il compito di valutare attentamente ogni richiesta, accertando la fondatezza delle motivazioni presentate e garantendo che i requisiti normativi siano pienamente rispettati prima di concedere l’autorizzazione.
Il calendario delle prove suppletive
Le date della sessione suppletiva sono state fissate con precisione per garantire un percorso ordinato agli studenti che non hanno potuto sostenere l’esame ordinario. Mercoledì 2 luglio 2025, alle ore 8:30, si svolgerà la prima prova scritta, seguita il giovedì 3 luglio dalla seconda prova scritta. Per alcuni indirizzi di studio che richiedono tempi più ampi, la seconda prova potrà proseguire nei giorni successivi. Infine, martedì 8 luglio 2025, alle ore 8:30, è prevista l’eventuale terza prova scritta per i casi in cui sia necessaria.
Il rispetto rigoroso di queste scadenze risulta fondamentale per il coordinamento tra le scuole e le commissioni d’esame, permettendo una gestione efficace di questa opportunità straordinaria.
Le misure di emergenza per garantire il completamento dell’esame
Durante lo svolgimento delle prove suppletive, possono verificarsi situazioni impreviste che impediscono agli studenti di completare l’esame secondo il calendario prestabilito. Il presidente della commissione ha il potere di adottare soluzioni alternative per garantire che ogni candidato possa portare a termine il proprio percorso.
Le opzioni a disposizione includono la modifica delle modalità di svolgimento dell’esame, attraverso accordi specifici deliberati dalla commissione d’esame. Questa flessibilità permette di adattare le prove alle circostanze particolari del singolo caso, mantenendo comunque la validità dell’esame.
In alternativa, è previsto il rinvio delle prove non completate alla sessione straordinaria, garantendo così una seconda opportunità per chi non riuscisse a concludere l’iter nella sessione suppletiva.