“Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”. Con una circolare il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mette in guardia gli studenti che si apprestano, il prossimo 12 marzo, a popolare le strade italiane e in particolare la capitale per la maxi-manifestazione a difesa della scuola pubblica. Se questo limite minimo non viene raggiunto scatta la bocciatura o la non ammissione agli esami. Bisogna però prendere in considerazione la soglia minima di frequenza, calcolando non i giorni complessivi di scuola dell’anno (circa 200) ma l’orario curriculare. Il riferimento, spiega la nota, dovrà essere “all’orario complessivo di tutte le discipline e non alla quota oraria di ciascuna disciplina”.