Simone Cristicchi a Sanremo 2025 con “Quando sarai piccola”
Simone Cristicchi torna in gara al Festival di Sanremo con il brano “Quando sarai piccola”: per il cantautore non si tratta della prima esperienza sul palco del Teatro Ariston. Anzi. Questa sarà la quinta volta dopo il debutto nel 2006 con la canzone “Che bella gente” nella sezione Nuove proposte. L’anno successivo invece ha esordito tra i Big, vincendo Sanremo 2007 con “Ti regalerò una rosa”. Nel 2008 è stato ospite del collega e amico Frankie hi-nrg, poi si è ripresentato in gara al Festival nel 2010 con “Meno male”. E ancora è tornato a Sanremo con i brani “La prima volta (che sono morto)” e “Mi manchi”, mentre nel 2018 è stato nuovamente tra gli ospiti, per il duetto con Fabrizio Moro ed Ermal Meta in “Non mi avete fatto niente”. L’ultima partecipazione risale al 2019, quando tra i Big ha gareggiato con l’inedito “Abbi cura di me” che si è piazzato al quinto posto.
Il testo ufficiale di “Quando sarai piccola”
Ecco il testo ufficiale di “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi, pubblicato, come ogni anno, in anteprima dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni:
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
Ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
Che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
E sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono,
A capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio
E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare,
Ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio
Che non sai descrivere con le parole.
C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
Che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
Buonanotte.
Il significato
La canzone – scritta dallo stesso interprete insieme a Nicola Brunialti e ad Amara (con cui duetterà nella serata delle Cover) – è una vera e propria lettera che il cantautore ha scritto a sua madre sette anni fa, quando ha avuto un grave problema di salute. Il brano parla del rapporto tra genitori e figli e di come i genitori, invecchiando, tornino un po’ bambini, con tutta la tenerezza e l’impotenza che questo comporta. Cristicchi sente una grande responsabilità nel trattare una tematica universale come questa e vuole che la sua musica sia portatrice di riflessioni sulla società. Si tratta di un pezzo nato con pianoforte e orchestra, senza l’uso di elettronica, per richiamare atmosfere del passato e comunicare un senso di atemporalità. Il brano ha già vinto il Premio Lunezia proprio per il valore emozionale del testo.
Ph. Giorgio Amendola