Smartphone e salute mentale: impatti e misure preventive nelle prime fasi di sviluppo

Smartphone e salute mentale: impatti e misure preventive nelle prime fasi di sviluppo

Un'indagine internazionale ha analizzato la correlazione tra possesso di smartphone prima dei 13 anni e il deterioramento della salute mentale nell'età adulta.
Smartphone e salute mentale: impatti e misure preventive nelle prime fasi di sviluppo

Un’indagine internazionale pubblicata sul Journal of Human Development and Capabilities nel luglio 2023 ha analizzato oltre 100.000 giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, evidenziando una correlazione statisticamente significativa tra il possesso di smartphone prima dei 13 anni e il deterioramento della salute mentale nell’età adulta emergente. La ricerca condotta da Sapien Labs rappresenta uno dei campioni più ampi mai analizzati per valutare l’impatto della tecnologia digitale sul benessere psicologico.

I dati raccolti mostrano come l’esposizione precoce agli smartphone costituisca un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi mentali nella prima età adulta.

L’impatto dei dispositivi sulla salute mentale

I risultati della ricerca evidenziano effetti preoccupanti sui giovani che hanno posseduto smartphone prima dei 13 anni. Gli studiosi hanno documentato un incremento significativo di pensieri suicidi, aggressività, distacco dalla realtà, scarsa regolazione emotiva e bassa autostima tra i partecipanti.

L’analisi indica che questi disturbi derivano principalmente dall’accesso anticipato ai social media, che rappresenta il 40% dell’associazione negativa. Il cyberbullismo contribuisce per il 10%, mentre i disturbi del sonno influiscono per il 12% e le relazioni familiari inadeguate per il 13%.

Come sottolinea la neuroscienziata Tara Thiagarajan, “la proprietà precoce degli smartphone e l’accesso ai social media sono associati a un profondo cambiamento nella salute e nel benessere mentale nella prima età adulta”, confermando il nesso causale emerso dai dati.

I dati e la valutazione con il MHQ

Lo studio ha utilizzato il Mind Health Quotient (MHQ), uno strumento scientifico che misura il benessere attraverso quattro dimensioni: sociale, emotiva, cognitiva e fisica. I risultati mostrano una correlazione inversa tra età del primo possesso e punteggi ottenuti: chi riceve lo smartphone a 13 anni registra un punteggio medio di 30, mentre chi lo possiede già a 5 anni scende drasticamente a 1.

L’analisi evidenzia differenze significative di genere: le donne mostrano un incremento del 9,5% nella percentuale di soggetti in difficoltà, contro il 7% degli uomini. I sintomi più ricorrenti includono allucinazioni, distacco dalla realtà e bassa autostima, tutti correlati alla precocità dell’esposizione digitale.

Le misure preventive per la protezione delle giovani generazioni

Il team di Sapien Labs ha identificato quattro azioni chiave per contrastare gli effetti negativi dell’uso precoce degli smartphone. Le proposte includono l’introduzione dell’educazione obbligatoria all’alfabetizzazione digitale e alla salute mentale, il rafforzamento dei controlli sull’età di accesso ai social media con sanzioni significative per le aziende tecnologiche, la limitazione dell’accesso alle piattaforme social per i minori e l’implementazione di restrizioni graduate all’uso degli smartphone.

La neuroscienziata Tara Thiagarajan sottolinea che “l’attuazione di queste misure richiede volontà politica, applicazione efficace e un approccio multi-stakeholder”. L’intervento preventivo risulta cruciale per garantire la sicurezza psicologica delle nuove generazioni.

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