25 Aprile 2013: gli studenti cantano ancora - Studentville
25 Aprile 2013: gli studenti cantano ancora

25 Aprile 2013: gli studenti cantano ancora

In occasione della Festa della Liberazione gli studenti accolgono il presidente Napolitano con il canto simbolo della resistenza

Festa della liberazione – Si celebra oggi, 25 Aprile 2013 il 68° anniversario della "Liberazione" italiana. In quella data infatti, nel 1945, i partigiani cacciano da Milano i soldati nazisti che la occupavano, prima dell'arrivo dell'esercito americano, ormai vicinissimo alla città. Ogni anno quindi, in tutte le città italiane, il 25 aprile si festeggia questo anniversario con manifestazioni di piazza, discorsi e musica, per celebrare la libertà dall'oppressione e dalla dittatura.

Napolitano accolto con "Bella ciao" – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e' stato accolto dagli applausi della piccola folla in attesa del suo arrivo al Museo della Liberazione di via Tasso, a Roma. Ad aspettare il Capo dello Stato, oltre le alte cariche istituzionali c'era un folto gruppo di studenti che all'arrivo del presidente ha intonato il canto- simbolo della resistenza italiana: Bella ciao. Il Capo dello Stato ha salutato affettuosamente i ragazzi con un bacio e un abbraccio.

APPUNTI SULLA RESISTENZA

Bella ciao: un canto simbolo – "Bella Ciao" è un canto popolare italiano ottocentesco, d'origine emiliano-romagnola, è diventato l'inno della lotta partigiana contro i tedeschi. Negli anni Sessanta poi questa canzone diventa popolarissima anche fra giovani e studenti, come inno della libertà. Secondo gli storici della canzone italiana A. Virgilio Savona e Michele L. Straniero "presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante la guerra partigiana ma nacque nell'immediato dopoguerra: la sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani".  Bella ciao è la canzone simbolo della lotta contro ogni tipo d'oppressione, riscoprirla oggi è fondamentale oltre ogni credo politico.

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