Porta a scuola i tuoi sogni: è uno scherzo? - Studentville

Porta a scuola i tuoi sogni: è uno scherzo?

Questa volta il MIUR l'ha fatta proprio grossa. Ha girato uno spot per promuovere la scuola pubblica e l'amore per lo studio in una scuola privata. Aspre le critiche da parte di studenti e non solo.
Porta a scuola i tuoi sogni: è uno scherzo?

Promesse, sogni e bugie – Non bastava la promessa del Ministro Profumo di "regalare" ad ogni classe un tablet, quando in moltissime scuole italiane mancano gessi e banchi. Adesso c'è anche un video per la promozione della scuola pubblica che ha "il profumo" di una presa in giro…. Guardate questo video caricato sul canale del Miur.

Ecco la scuola dei sogni! – Il video si intitola "Porta a scuola i tuoi sogni", e la scuola in cui è stato girato è davvero una scuola da sogno… Peccato che non sia una scuola pubblica, ma una scuola privata tedesca con sede a Milano. Alzi la mano chi di voi ha una scuola così pulita, così arredata, così "perfetta". Altro che libri e lavagne elettroniche, nelle scuole italiane manca di tutto. E le biblioteche non sono luoghi di formazione e relax, spesso nelle scuole non esistono biblioteche, l'acqua non è potabile, e le aule computer sono proprio… dei sogni. E a dirla tutta, gli studenti biodi con gli occhi azzurri difficilmente sono il tipo-medio in una classe!

Caro Vecchioni, ci hai deluso – Complice di questa campagna a parer nostro "offensiva" è il cantautore Roberto Vecchioni, a cui appartiene la voce fuori campo del video. Vecchioni si è sempre distinto per essere un prof appassionato, con voglia di trasmettere ai ragazzi l'amore per lo studio e la cultura, come si è potuto prestare a tale fantomima? Eppure insegna, lo fa da decenni, nel suo lice c'è davvero una lavagna digitale? Il popolo del web non lo perdona! "Ma
come puo' prestare la voce a questo spot per la scuola pubblica, quando lo Stato sta smantellando la scuola e tutto il sociale?".

Il web si scatena – '' Lavagne elettroniche? Ebook? Ma chi li ha visti maidentro una scuola '', dice MaiaGlor su Youtube.  '' Ai miei tempi a scuola c' era il gesso, ora lo portano gli insegnanti da casa '', cinguetta Martin Rance su Twitter. Tra i commenti c' e' anche quello di un giovane che frequenta la scuola tedesca di Milano che ha ospitato le riprese.  '' Pur essendo una scuola privata – tiene a precisare – di sicuro non abbiamo 20 iPad nelle aule di fisica e nemmeno dei Mac nelle aule di biologia, e' gia' tanto se abbiamo un proiettore per aula. E in classe scriviamo alla lavagna con i gessetti ''.  Tristemente : '' Fare uno spot sull' istruzione pubblica italiana con una
scuola privata tedesca e' come cercare di convincere i bambini africani che il cibo fa schifo, mostrandogli i corpi grassi degli americani ''

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