Riforma scuola: ecco il testo definitivo - Studentville

Riforma scuola: ecco il testo definitivo

Tra poco più di una settimana ci sarà l'approvazione finale del ddl di riforma scuola: ecco qui di seguito il testo definitivo e i punti principali!
Riforma scuola: ecco il testo definitivo

Dopo il via libera da parte del Senato, l'iter del ddl di riforma scuola sembra ormai essere giunto alla fine: il prossimo 7 luglio, infatti, il testo approderà in aula alla Camera, per l'approvazione definitiva. Il disegno di legge di riforma scuola è stato approvato dal Senato con 159 sì e 112 no, tra le proteste del M5S, che ha annunciato la morte della scuola pubblica, e la rabbia dei docenti che aspettavano fuori dall'aula. Il ministro Giannini intanto dichiara di ritenersi soddisfatto per il risultato ottenuto: "Oggi è una giornata molto importante per il nostro Governo e per il Paese. Quello al Senato era un passaggio fondamentale e il ddl è stato approvato con ampi numeri. Questa legge prevede il rilancio del nostro sistema di istruzione attraverso un cambiamento culturale che mette al centro questi principi: autonomia, trasparenza, responsabilità, valutazione e merito. Su questi temi per la prima volta si riesce a superare un muro che molti ministri non erano riusciti a valicare. La Buona Scuola comunque è per noi un punto di partenza, dopo l'approvazione avremo un lungo percorso di dialogo e di costruzione attuativa in cui coinvolgeremo il mondo dell'istruzione".

Ricapitoliamo qui di seguito tutti i punti del ddl di riforma scuola, come figurano attualmente nel testo definitivo approvato dal Senato qualche giorno fa.

Riforma scuola: tutti i punti del testo definitivo

Autonomia, offerta formativa più ampia, piano straordinario di assunzioni: sono questi alcuni punti principali del ddl di riforma scuola, modificati e perfezionati in questi mesi attraverso diversi emendamenti. Eccoli nel dettaglio:
 

1. Investimenti

Si investiranno circa 3 miliardi all'anno nel mondo della scuola, per l'assunzione dei docenti, l'ampliamento dell'offerta formativa e il rafforzamento dell'autonomia scolastica. 
 

2. Autonomia Scolastica

La buona scuola darà più strumenti ai dirigenti scolastici per garantire una maggiore autonomia, in modo che riesca a gestire meglio risorse finanziarie, umane e tecnologiche. Ogni scuola, da settembre, avrà un organico potenziato, in modo da garantire la continuità didattica. Le scuole potranno indicare allo Stato il fabbisogno di docenti e degli strumenti necessari a realizzare il progetto educativo.

Il POF diventerà triennale: elaborato dal Collegio docenti su indicazione del dirigente scolastico, sarà poi approvato dal Consiglio d'istituto, formato da insegnanti, genitori e studenti. 

Il Fondo di funzionamento delle scuole passerà da 111 milioni a oltre 200 milioni. Si tratta di denaro destinato a tutte le spese, conpreso il materiale didattico. 

Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, le scuole potranno organizzare attività ricreative, educative e culturali in collaborazione con realtà associative e del terzo settore. 
 

3. Nuova offerta formativa

L'offerta formativa pensata dalla Buona Scuola prevede un miglioramento dell'offerta formativa. Saranno potenziate le competenze linguistiche, l'italiano per gli stranieri e l'inglese per tutti gli studenti, utilizzando anche la metodologia Clil. Ci sarà un potenziamento per alcune materie come Musica, Arte, Diritto, Economia, Scienze Motorie. Si mirerà ad un'educazione fondata su uno stile di vita corretto, una cittadinanza attiva, educazione ambientale e competenze digitali.

Le scuole superiori avranno materie opzionali, tra cui gli allievi potranno scegliere secondo le proprie esigenze. Tutte le competenze acquisite dagli studenti al di fuori della scuola (volontariato, attività artistiche, musicali, sportive ecc…) verranno inserite in appositi curricula digitali che faciliteranno l'orientamento e l'inserimento nel mondo del lavoro. 
 

4. Alternanza scuola-lavoro

Saranno stanziati 100 milioni ogni anno per l'alternanza scuola-lavoro, che avverrà in aziende, enti pubblici, musei, e potrà essere attuata anche in estate e all'estero. Gli studenti dovranno raggiungere, nel corso dell'ultimo triennio di scuola superiore:

  • 400 ore (professionali e tecnici)
  • 200 ore (licei)

L'alternanza scuola-lavoro prevede anche una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti. I ragazzi potranno valutare il percorso lavorativo effettuato, e ci sarà un Registro nazionale dell'alternanza in cui saranno inseriti enti e aziende disponibili ad effettuare questi percorsi.
 

5. Scuola digitale e laboratori

Verranno stanziati circa 90 milioni per l'innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, e a partire dal 2016 ne saranno stanziati 30 mila all'anno per investire nel digitale. 
 

6. Piano straordinario di assunzioni e concorsi

Per l'anno scolastico 2015-2016 partirà un piano straordinario di assunzioni, atto a coprire i posti vacanti e a creare il nuovo organico che avrà circa l'8% di docenti in più. Gli insegnanti assunti entro il 1° settembre saranno 100 mila, mentre successivamente saranno banditi concorsi ogni 3 anni. Il primo concorso sarà bandito a dicembre 2015, in cui avranno peso anche i titoli e i servizi prestati. 
 

7. Presidi, leader educativi

I dirigenti scolastici diventeranno leader educativi, si occuperanno meno delle faccende burocratiche e si concentreranno sull'organizzazione della vita scolastica. Dal 2016 potranno creare il proprio team di docenti, scegliendo gli insegnanti più adatti attraverso ambiti territoriali. Tutto avverrà con trasparenza, e i dirigenti renderanno pubblici gli incarichi conferiti.

Il preside potrà ridurre il numero degli alunni per ogni classe, e valuterà l'operato degli insegnanti: i più meritevoli avranno una retribuzione aggiuntiva. 
 

8. La card del docente

Si tratta di un voucher di 500 euro all'anno che ogni insegnante utilizzerà per l'aggiornamento professionale attraverso l'acquisto di libri, strumenti digitali, iscrizione a corsi. La formazione in servizio diventa obbligatoria, e a tal proposito verranno stanziati circa 40 milioni di euro. 
 

9. Valutazione del merito dei docenti

Per valorizzare l'operato degli insegnanti più meritevoli verrà istituito un fondo di 200 milioni di euro all'anno. I criteri di valutazione verranno stabiliti da un comitato formato da preside, 3 docenti, 2 genitori (elementari e medie), 1 genitore e un allievo (superiori), un componente esterno inviato dall'Ufficio scolastico regionale.
 

10. Edilizia scolastica

Saranno stanziati circa 300 milioni di euro per la costruzione di scuole innovative e 40 milioni per il controllo sui controsoffitti. Inoltre è previsto un investimento di altri 200 milioni per mutui agevolati per costruzione e ristrutturazione di scuole.
 

11. School bonus e detrazione per chi va alle paritarie

Chi farà donazioni a favore delle scuole avrà un credito d'imposta al 65%. Inoltre, chi iscriverà i figli ad una scuola paritaria potrà detrarre le spese. 

 

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