Tony Effe a Sanremo 2025 con “Damme ‘na mano”
Debutto per Tony Effe al Festival di Sanremo con il brano “Damme ‘na mano”: per il cantante è la prima volta in assoluto sul palco del Teatro Ariston. Ricordiamo che il cantante è noto per essere stato membro del collettivo Dark Polo Gang fino al 2021, poi ha intrapreso la carriera da solista con brani di successo come “Taxi sulla luna” in duetto con Emma Marrone ed il recente tormentone estivo “Sesso e samba” con Gaia. Per lui, essere in gara a Sanremo rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato fin da bambino, un desiderio condiviso con la sua famiglia, e in particolare con sua mamma. Per affrontare al meglio questa importante occasione, l’artista si sta preparando con impegno, seguendo lezioni di canto per migliorare le sue capacità vocali e ripetizioni di italiano per curare la sua dizione. Inoltre, si sta allenando nella boxe per mantenersi in forma e scaricare la tensione.
Il testo ufficiale di “Damme ‘na mano”
Ecco il testo ufficiale di “Damme ‘na mano” di Tony Effe, pubblicato, come ogni anno, in anteprima dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, quindi anche dal sito del giornale:
Io non soffro per te
Non so fare l’attore
Sono pronto a sbagliare
Come un uomo d’onore
Spengo la sigaretta
Come la nostra storia
Ogni notte è per sempre
Per le strade di Roma
E non fare la stupida stasera
Tu non sei mai sincera
Tu sei pericolosa
Io so che morderai la mela
Ma di noi cosa direbbe Califano
Che è durato troppo poco
Cammino sui sanpietrini
Fino a quando non te trovo
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Solo ‘na donna e ‘na canzone
Nun conta niente
Si crolla er monno
Io m’aricordo solo di te
Damme ‘na mano
Sinno me moro
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Soltanto te
Io e te per tutta la vita
Te lo giuro mi incrocio le dita
Sono il classico uomo italiano
Amo solo mia madre Annarita
La domenica ti lascio sola
Vuoi andare a cena ma c’è la partita
Tu mi aspetti nel letto nervosa
Parli poco fai la stranita
Poi mi tocchi te ne fotti
Vai più giù mi si girano gli occhi
Poi mi guardi togli i tacchi
Mentre ti fai i capelli raccolti
A te piace sbagliare farmi del male
Mi alzi le mani
Poi ti vuoi scusare
E so che perderò questo gioco
Come a carte sei brava a barare
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Solo una donna
E ‘na canzone
Non conta niente
Si crolla er monno
Io m’aricordo solo di te
Damme ‘na mano
Sinno me moro
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Soltanto te
Io ho sofferto per te
Ora so fare l’attore
Quante volte ho sbagliato
Come un uomo d’onore
Accendo la sigaretta
Penso alla nostra storia
Mentre guardo la notte
Per le strade di Roma
Il significato
La canzone – scritta dallo stesso cantante (al secolo Nicolò Rapisarda) insieme a Davide Petrella, Diego Vincenzo Vettraino (Drillionaire) e Luca Faraone – è un omaggio sentito e sincero alla sua città natale, ossia Roma. Un legame vero, espresso attraverso un testo in dialetto romanesco (quest’anno troviamo anche il diletto napoletano con Rocco Hunt e quello pugliese con Serena Brancale). Il cantante ha dichiarato di considerare la Città Eterna come una donna affascinante e passionale, una musa ispiratrice a cui ha voluto dedicare un vero e proprio atto d’amore in musica. “Damme ‘na mano” è un brano che, nelle intenzioni dell’artista, vuole essere un po’ come un piatto tipico della tradizione romana, una esperienza sensoriale da vivere pienamente e senza paure. Il consiglio che vuole dare ai telespettatori è quello di ascoltare la canzone durante una passeggiata notturna tra le vie del centro storico, magari con lo sguardo rivolto verso il Colosseo o il Foro Romano, per apprezzarne il fascino e le suggestioni evocate. Un modo per immergersi completamente nell’atmosfera della Capitale e lasciarsi trasportare dalle emozioni che solo Roma sa regalare.
Ph. Adriano Alla