L’Onf, l'Osservatorio nazionale Federconsumatori, ha fotografato la situazione tributi nelle università italiane. Le tasse universitarie permangono piuttosto stabili, crescono di poco, ma restano care, specie nel nord-Italia.
Lo studio ha coinvolto un totale di 18 università situate in 9 regioni. La I, la II e la III fascia hanno subito un leggero calo, mentre le ultime due fasce di reddito sono in aumento.
Le università del nord sono le più care: +16,79% rispetto a quelle del sud e +15,47% rispetto alla media nazionale.
L'università più cara è quella di Parma, dove, se si tengono presenti la fascia minima di reddito, occorrono 736,68 euro per le facoltà umanistiche e 852,5 euro per quelle scientifiche.
Segue l’Università di Milano (711 euro per le facoltà umanistiche e 788 euro per le facoltà scientifiche).
Va molto meglio a Bari e Bologna, le università meno care: per le prime fasce, a Bologna servono 159 euro e a Bari 296 euro.
Lo studio è consultabile al seguente link: http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20150925113032