Verbania: lavori sociali per studenti sospesi. La nuova iniziativa di un istituto - Studentville

Verbania: lavori sociali per studenti sospesi. La nuova iniziativa di un istituto

Il Comune di Verbania e un istituto superiore hanno proposto un'alternativa per gli alunni sospesi da scuola, che prevede per loro un impiego ai lavori socialmente utili.
Verbania: lavori sociali per studenti sospesi. La nuova iniziativa di un istituto

Il Comune di Verbania e una scuola superiore locale hanno proposto un interessante progetto per tutti i ragazzi che vengono sospesi dalle lezioni scolastiche. L’obiettivo di questa iniziativa, comunicato anche dall’emittente tv VCO Azzurra, è quello di mutare quelle ore lontane dalla scuola in una occasione costruttiva e improntata al sociale. Il piano suggerito per i ragazzi, è stato sostenuto sia dal Consorzio dei Servizi Sociali, sia dall’assessorato alle Politiche Sociali di Verbania. L’intento degli assessori comunali e dell’istituto superiore, appoggiati dall’associazione specializzata nella gestione dei lavori socialmente utili, è quello di concretizzare diversi e validi percorsi didattici per i ragazzi sospesi a causa di provvedimenti disciplinari.

Il 2 settembre 2023 è stato mostrato il protocollo relativo al nuovo progetto, confermando la cooperazione tra il consorzio, la scuola e il Comune, per l’avvio della proposta. Lo stesso sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, ha espresso il desiderio di voler diffondere lo stesso piano agli altri istituti, qualora venisse accettato. Inoltre, l’amministratrice cittadina ha dichiarato che sebbene potrebbe essere una alternativa facilmente concretizzabile, ci vorrà un pò di tempo per trovare il necessario personale specializzato nella gestione delle attività sociali.

Il Comune di Verbania, con questo progetto, ha voluto proporre una valida e costruttiva possibilità, distaccandosi da ulteriori approcci considerati troppo penalizzanti per gli studenti sospesi a causa di atteggiamenti non consoni adottati in ambito scolastico. Quindi, l’eventuale “soluzione” suggerita potrebbe divenire presto un buon incoraggiamento educativo per studenti difficili da gestire dal punto di vista comportamentale.

L’utilità dei lavori sociali in ambito scolastico

Solitamente, tutti gli studenti sospesi dalle lezioni scolastiche hanno mostrato comportamenti scorretti in classe con i docenti o con i compagni. Quindi, tutti i ragazzi che sono stati allontanati temporaneamente dalla scuola, potrebbero avere delle difficoltà a reinserirsi in un contesto sociale e, inoltre, non comprendere la gravità degli stessi comportamenti negativi adottati in classe. Per questo, il Liceo Scientifico e Sportivo di Verbania ha proposto il progetto per aiutare questo tipo di studenti, grazie ad alcune attività socialmente utili, viste più costruttive e soprattutto educative. Secondo i docenti dell’istituto superiore, infatti, occorre cambiare la metodologia “punitiva” nei confronti dei ragazzi sospesi, poiché un allontanamento temporaneo da scuola non porterebbe da nessuna parte.

Nello stesso piano presentato il 2 settembre, è stata inserito un’altra valida iniziativa per il Liceo Scientifico e Sportivo di Verbania, ovvero l’integrazione delle discipline sportive nel percorso didattico degli alunni. Questo progetto verrà sostenuto dalla dirigente scolastica dell’istituto, dalle società sportive locali e da alcuni “ambasciatori” istituzionali.

L’obiettivo della seconda proposta è quello di rendere la scuola un ottimo luogo per scoprire nuove passioni, soprattutto in ambito sportivo, cercando di renderla un posto più stimolante ed educativo.

Insomma, si può definire l’iniziativa di Verbania un concreto tentativo di “migliorare” il percorso scolastico attraverso alternative valide, sia con attività mirate ai lavori sociali, sia con un incremento di discipline fisiche e sportive adatte alle esigenze degli alunni. L’obiettivo degli istituti scolastici, infatti, dovrebbe essere quello di realizzare un contesto educativo idoneo e soprattutto allettante per i ragazzi.

Che sia un primo passo verso una scuola diversa, forse più “responsabilizzante” ed “inclusiva”?

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