Due euro di multa per i ritardatari: l'iniziativa del liceo sardo - StudentVille

Due euro di multa per i ritardatari: l'iniziativa del liceo sardo

Due euro di multa per i ritardatari: l'iniziativa del liceo sardo

Scatta la multa per i ritardatari: il nuovo regolamento di un liceo di Cagliari

Siete ritardatari cronici e, ogni giorno, arrivate in classe molto dopo il suono della campanella? In questo liceo di Cagliari cambiereste sicuramente abitudini! Il preside Angius del liceo scientifico Pitagora di Selargius, in provincia di Cagliari, ha infatti deciso di imporre una multa sul ritardo di due euro. Secondo il nuovo regolamento, l’orario di ingresso a scuola è fissato per le 8.30, con la chiusura dei cancelli alle 8.35. I ritardatari hanno, così, l’obbligo di pagare la multa e restare in biblioteca fino alla scattare della seconda ora. La nuova normativa è entrata in vigore dal 14 Febbraio e pare stia funzionando molto bene: dopo poco più di un mese di applicazione, l’incasso totale delle multe è stato di soli otto euro. Ciò vuol dire che, pur di non spendere quei soldi, gli studenti hanno finalmente imparato a rispettare con precisione gli orari tanto che, su venti ritardatari cronici, attualmente resistono solo in due.

L’obiettivo del preside Angius: insegnare il rispetto delle regole

Con questa iniziativa il preside Angius non punta, di certo, a rimpinguare le casse del liceo ma solo ad educare i suoi studenti. Il suo obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi il rispetto delle regole così da agevolarvi anche nel futuro mondo del lavoro. La decisione è stata accettata dal Consiglio di Istituto intero e, per adesso, ha dato ottimo risultati così come ha spiegato Angius:

“È incredibile come pur di non pagare gli studenti si siano dati una regolata. Abbiamo valutato questa possibilità fin dallo scorso anno. A settembre la modifica al regolamento è stata approvata dal Consiglio dei docenti. A dicembre dal Consiglio di istituto, dove siedono anche genitori, studenti e insegnanti. Abbiamo previsto anche la deroga per i pendolari. Quindi non penso proprio che qualcuno possa contestarmi”.

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