Traduzione
Dopo aver sacrificato agli dèi, Numa si recò a Roma. Il senato e il popolo accolsero l’uomo con meraviglioso desiderio, e ci furono cerimonie sacre davanti ai templi con la gioia di tutti. Gli furono consegnate le insegne regali, e il dio gli confermò il potere regio. Avendo preso con sé gli indovini e i sacerdoti, salì sul Campidoglio. A quei tempi i Romani lo chiamavano colle Tarpeio: qui il principale degli indovini, volgendolo con la destra e tenendo dietro la sua testa, attese i segnali degli dèi che si sarebbero manifestati nel volo degli uccelli, rivolgendo lo sguardo in ogni luogo; un incredibile silenzio persisteva tra la moltitudine nella piazza. Apparvero uccelli buoni e favorevoli. Allora Numa indossò gli abiti regali, e dalla collina scese tra la folla. E in quel momento ci furono grida e saluti.
- Letteratura Greca
- Moralia di Plutarco
- Plutarco