Marco Porcio Catone, biografia
Marco Porcio Catone, detto anche
Catone il Censore o Catone maggiore per distinguerlo dal pronipote Catone l'Uticense, nacque a Tuscolo nel
234 a.C. da agiata famiglia plebea. Fu una delle figure più attente alla crisi della sua epoca, rivelandosi al contempo un grande militare, un uomo politico e un bravo scrittore. Partecipò alla seconda guerra punica e combattè nel 207 al Metauro. Fu spinto a cominciare la carriera politica da Valerio Flacco. Nel 204 fu questore in Sicilia dove, secondo quanto ci riporta lui stesso, P. Cornelio Scipione preparava i soldati contro Cartagine spendendo troppo e infiaccando le truppe. Nel 203 fu in Sardegna e da lì portò Ennio a Roma. Fu edile nel 199, pretore in Sardegna nel 198 e console nel 195 con Valerio Flacco. Nel 184 fu eletto censore: da qui in poi iniziò a procurarsi un numero incredibile di nemici. Fece espellere numerosi aristocratici dal Senato e colpì il lusso, in particolare quello delle donne. Fu critico soprattutto verso gli Scipioni, in particolare nei confronti del loro ideale di vita e di cultura d'influenza greca. Secondo Catone l'infuenza ellenica era l'origine dei mali di Roma, della sua degenerazione dei costumi. Quando tre filosofi greci (Carneade, Diogene e Critolao) furono inviati nel 155 a Roma da Atene, Catone li mandò indietro per paura che i giovani ne venissero corrotti. Fu contrario alle politiche espansionistiche e difese ad oltranza le tradizioni e la vecchia economia italica. Uscì sempre vittorioso da 44 processi e morì nel
149, non potendo così vedere la distruzione della tanto odiata Cartagine (146).
Opere di Catone il Censore
Tra le opere di Catone ricordiamo:
- Orazioni: Cicerone ne conosceva più di 150. Attualmente conosciamo soltanto i titoli e le occasioni di circa 80 di esse, con appena qualche frammento.
- Origines: una grandiosa opera storica in sette libri, composta durante la vecchiaia, di cui ci restano alcuni frammenti.
- De agricultura: Il più antico testo di prosa latina che ci sia giunto per intero. Si compone di una breve prefazione e 170 capitoli.
- Praecepta ad filium: Una serie di operette indirizzate al figlio MARCO.
- Carmen de moribus: Probabilmente un'opera in una prosa ritmica.
- Apophtegmata: Raccolta di detti memorabili ed aneddoti, che la tradizione attribuiva a Catone.
Per approfondire consulta anche:
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Catone Letteratura