Giovenale: biografia e satire
Giovenale, scrittore di satire della Roma antica, ci ha lasciato una testimonianza inquietante del periodo a cavallo tra il I e il II secolo d.C. Il mondo da lui descritto è quello di Marziale, filtrato però attraverso il senso morale delle sue satire.
Giovenale: le notizie incerte sulla vita
I dati sulla vita del poeta sono pochi e incerti. Esistono una dozzina di biografie antiche che riportano notizie oscure e contradditorie, quindi non ci danno informazioni certe. Nelle sue
satire, inoltre, Giovenale parla poco di sé, a differenza di Lucilio e Orazio, in quanto non vuole contaminare i suoi componimenti che devono essere pura invettiva.
Decimo Giunio Giovenale nacque ad Aquino, nel Lazio, tra il 50 e il 60: il suo luogo di nascita è ricavato dalla III satira e, inoltre, è stata trovata proprio in quel luogo un'iscrizione dedicata a Cerere da un
Iunius Iuvenalis, probabilmente parente del poeta. Frequentò le scuole di retorica e fu avvocato.
Giovenale: le satire e la morte
Dopo il
96 iniziò a scrivere satire, criticando la società che Marzale aveva adulato. Non a caso Marziale lasciò Roma nel momento in cui Giovenale cominciò a scrivere. La carriera poetica di Giovenale proseguì sotto Traiano e Adriano, ma probabilmente non ebbe vita facile.
Marziale, nell'
epigramma 12,18, ce lo descrive intento ad aggirarsi tra Suburra, Aventino e Celio con la toga impregrata di sudore. Secondo alcune fonti antiche morì in Egitto o Caledonia, dove sarebbe stato esiliato. La data di morte, secondo ciò che ricaviamo dalla satira XV, dovrebbe essere posteriore al
127.
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