Il Ministero dell’Istruzione ha presentato al tavolo sulle semplificazioni il piano per il fascicolo digitale del personale scolastico, una piattaforma unica destinata a raccogliere l’intera carriera di docenti e personale ATA. Il sistema conterrà titoli di studio, servizi prestati e inquadramento giuridico in un archivio centrale accessibile e costantemente aggiornato.
L’obiettivo dichiarato è semplificare radicalmente la gestione amministrativa, eliminando la frammentazione delle informazioni che caratterizza l’attuale sistema. Il fascicolo accompagnerà ogni lavoratore dall’assunzione fino al termine del servizio, garantendo un quadro completo della carriera senza necessità di ricerche frammentarie o richieste multiple agli uffici.
La digitalizzazione procederà in modo progressivo, con applicazione prioritaria al personale docente. L’archivio centralizzato mira a ridurre il carico burocratico sia per i dipendenti sia per le segreterie scolastiche, concentrando in un’unica piattaforma dati oggi dispersi tra diversi sistemi informativi.
Il cronoprogramma: dal 2025 al completamento per i docenti
Il Ministero ha presentato una tabella di marcia articolata in più fasi, con avvio previsto entro la fine di quest’anno. Il primo rilascio, fissato a dicembre 2025, riguarderà esclusivamente i docenti e conterrà i dati relativi ai servizi di ruolo insieme ai titoli dichiarati durante i concorsi PNRR. Questa versione iniziale costituirà la base operativa del fascicolo digitale, offrendo un primo strumento per la gestione centralizzata delle informazioni professionali.
La prima versione: dati di ruolo e titoli PNRR
La versione di dicembre rappresenta un rilascio parziale, concentrato sulla documentazione già in possesso dell’Amministrazione. Verranno caricati automaticamente i periodi di servizio in ruolo e le qualifiche acquisite attraverso le procedure concorsuali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Questo primo passo consente di avviare la piattaforma con informazioni verificate, senza richiedere agli utenti ulteriori adempimenti dichiarativi in questa fase introduttiva.
Le integrazioni con le università e l’estensione al personale ATA
Nella primavera 2026 il sistema evolverà grazie all’interoperabilità con le banche dati universitarie, che permetterà l’acquisizione automatica dei titoli accademici certificati dagli atenei. Questa integrazione eliminerà la necessità per i docenti di dichiarare manualmente lauree e specializzazioni, riducendo sensibilmente il carico burocratico.
Il completamento del fascicolo per i docenti è previsto entro la fine dell’anno scolastico 2025/26, mentre successivamente la piattaforma verrà estesa al personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
I limiti tecnici e le osservazioni sindacali
Il Ministero ha chiarito che l’architettura del sistema non prevede collegamenti con database di altri enti pubblici. Restano escluse le banche dati dell’INPS per le posizioni assicurative e quelle del Ministero della Giustizia per il casellario giudiziale, scelta che circoscrive il perimetro informativo del fascicolo digitale.
La FLC CGIL ha espresso perplessità su questa configurazione, definendo la mancata interoperabilità con l’istituto previdenziale una criticità funzionale rilevante. Il sindacato ritiene indispensabile superare tali limitazioni per garantire un’effettiva efficienza operativa, evitando che restino frammentate informazioni essenziali per la gestione della carriera.
L’organizzazione ha annunciato l’invio di proposte scritte per migliorare l’impianto progettuale, evidenziando possibili ricadute sul carico di lavoro delle segreterie scolastiche. Resta alta l’attenzione su come l’assenza di collegamenti esterni possa influire sulle procedure amministrative quotidiane negli istituti.
Le ricadute operative per scuole e aspiranti docenti
L’archivio centralizzato promette di ridurre gli oneri dichiarativi per chi entra nel mondo della scuola: l’acquisizione automatica dei titoli accademici certificati, grazie all’interoperabilità con le università, eliminerà la necessità di presentare documentazione cartacea già in possesso degli atenei.
Il fascicolo aggiornato accompagnerà docenti e personale ATA dall’assunzione al pensionamento, semplificando le procedure di ricostruzione di carriera e valorizzazione dei titoli.
Tuttavia, l’assenza di integrazione con banche dati di altri enti, come INPS e Ministero della Giustizia, lascia aperto un margine di incertezza sulle ricadute per le segreterie scolastiche, che continueranno a gestire manualmente alcune verifiche. I sindacati mantengono alta l’attenzione su questo aspetto, sottolineando che senza un’interoperabilità completa il carico amministrativo potrebbe non diminuire come auspicato.