A scuola si studierà il vino, diventerà materia di studio - Studentville

Il vino diventa materia di studio a scuola

All'Istituto Paolo Baffi di Fiumicino il vino diventerà materia di studio: sta per essere introdotto per la prima volta in un Istituto Turistico in Italia.
Il vino diventa materia di studio a scuola

L’Istituto Paolo Baffi di Fiumicino sta per introdurre una nuova materia, che diventerà parte integrante del programma di studio dal prossimo anno scolastico. E che sarà incentrata sul vino. Ebbene sì, se in diverse scuole alberghiere la bevanda viene già studiata dagli studenti, farlo presso un Istituto Turistico in Italia è una vera novità.

A scuola si studierà il vino, diventerà materia di studio a Fiumicino

A scuola si studierà il vino

Lo studio del vino si appresta a diventare una materia di studio presso l’Istituto Paolo Baffi di Fiumicino, una delle prime scuole in Italia a farlo. Si tratta di una competenza che, chi voglia lavorare nel settore – che si tratti di responsabili di sala, di agenzie di viaggio o di manager turistici – dovrebbe possedere. Non dimentichiamo come il vino costituisca una parte considerevole dei ricavi registrati dai ristoranti. E come gli sbocchi lavorativi in tale settore non possano che rendere tale scelta una buona idea.

Se il turismo enogastronomico nella nostra penisola copre una importante percentuale, le cantine attrezzate per la wine hospitality – il cui numero si aggira sulle 10000 – sono alla costante ricerca di personale qualificato. L’idea di studiare il vino in classe è stata più volte avanzata dai politici italiani. Brunetta l’aveva motivata sottolineando come il patrimonio enogastronomico italiano sia “parte integrante del più ampio patrimonio culturale, storico e artistico del nostro Paese”.

Associazione donne e vino

La proposta, in questo caso, è partita dall’associazione Le donne del vino e, a detta della preside dell’istituto Monica Bernard, si tratta di un’iniziativa che ha portato lustro e prestigio alla scuola e nella quale credono. Tanto da avere come obiettivo ultimo quello di estendere lo stesso progetto a tutti gli Istituti Alberghieri e Turistici italiani. In nessuno di questi ultimi, o quasi, il vino è già materia di studio nei programmi.

Significative, in tal senso, le parole di Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’associazione, che si rivolge ai professionisti del settore per avere un significativo contributo:

Facciamo un appello alle associazioni di sommelier, assaggiatori, diplomati WSET, dottori in scienze gastronomiche perché preparino i docenti necessari a insegnare a centinaia di classi in ogni regione italiana.

Viticoltura e enologia, rispettivamente lo studio della coltivazione dell’uva e quello del vino e della vinificazione, costituiscono parte integrante di quelle che sono le competenze che chi lavora nel settore dovrebbe possedere. E queste dovrebbero andare ben oltre il fatto che la bevanda piaccia o meno: è la passione che dovrebbe muovere gli studenti ad ampliare il proprio bagaglio culturale, soprattutto se intendono lavorare nel turismo o nella ristorazione.

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