Bambino autistico deriso dalle maestre torna in classe - Studentville

Bambino autistico deriso dalle maestre torna in classe

Era stato preso in giro dalle sue maestre su una chat privata perché autistico: adesso il piccolo potrà frequentare una nuova scuola.
Bambino autistico deriso dalle maestre torna in classe

Ci aveva fatto arrabbiare la storia del bimbo autistico deriso dalle sue maestre all’interno di chat private proprio per tale suo disturbo. Ora però Luca (nome di fantasia) potrà finalmente tornare in classe, ma in una nuova scuola. E’ successo dopo un periodo passato a casa, che il piccolo di 6 anni ha trascorso lontano dai banchi.

Così ha deciso la mamma la quale, dopo un incontro con il ministero dell’Istruzione nella persona del Sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso e del Direttore generale dell’ufficio scolastico della Regione Lazio Rocco Pinneri, ha ritenuto opportuno non far tornare il bimbo nello stesso istituto, ancor meno nella stessa classe e con le stesse maestre. Luoghi nei quali le sue contestazioni non sono state considerate come avrebbero dovuto essere.

“Oggi (mercoledì 20 aprile, ndr) ho ricevuto la mamma di Luca e le ho garantito il massimo impegno da parte del Ministero dell’Istruzione e mio personale affinché suo figlio possa andare in una nuova scuola il più presto possibile”

aveva scritto tramite un post su Facebook il sottosegretario sui social. E così è stato.

Bambino autistico deriso dalle maestre torna in classe

Bambino deriso dalle maestre: i fatti

Ma facciamo un passo indietro, e torniamo alla denuncia avanzata dalla mamma di Luca tramite l’associazione “La battaglia di Andrea”. La donna aveva scoperto dell’esistenza di una chat di gruppo su Whatsapp nella quale, nell’ambito di una conversazione tra le maestre del piccolo autistico, queste lo avrebbero preso in giro rivolgendogli parole poco lusinghiere. Tra le frasi meno felici: “Domani ci tocca”. O, ancora, “Oggi è un buongiorno”, riferendosi all’assenza del bimbo da scuola che aveva contratto il Coronavirus insieme alla sua famiglia. A comunicare alla mamma l’esistenza di una simile chat era stata un’operatrice educativa per l’autonomia.

La donna, dopo aver letto i messaggi, si era subito recata a scuola per parlare con la maestra di sostegno. Questa, però, si era rifiutata di fornire spiegazioni in merito. Così, dopo un comprensibile shock iniziale, ha deciso di dover fare qualcosa per assicurare giustizia al bambino e per fare in modo che non accadesse mai più nulla di simile in futuro: si è così rivolta all’associazione che l’ha sostenuta in questa battaglia diffondendo un comunicato su quanto successo al piccolo Luca.

Bambino deriso dalle maestre torna a scuola

Dopo questa triste vicenda ed un periodo trascorso a casa, il piccolo è finalmente tornato a scuola, ma non in quella che frequentava. Così come hanno dichiarato in una nota congiunta Claudia Pratelli e Cecilia Fannunza, assessore alla Scuola di Roma Capitale la prima, e alle Politiche Educative e Scolastiche del V Municipio la seconda:

“Oggi è il suo primo giorno nella nuova struttura comunale e l’inizio di un percorso che siamo sicure possa restituire serenità a lui e alla sua famiglia”.

Non resta che augurare al bambino di trovare delle insegnanti che sappiano apprezzarlo.

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