Scuola: vacanze estive a rischio - Studentville

Scuola: vacanze estive a rischio

La proposta di Rutelli di ridurre le vacanze estive degli studenti non ha raggiunto l?unanimità, ma in alcune Regioni, tra cui Lazio e Piemonte, si sta pensando di sperimentare il progetto varato dal ministro dei Beni Culturali.
Scuola: vacanze estive a rischio

Si riaccende la polemica sulla questione vacanze per gli studenti italiani: il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli ha rilanciato la proposta per riformare il calendario scolastico, elaborata insieme al ministro della Pubblica istruzione Fioroni, discussa nella giornata di ieri con gli assessori regionali. “A titolo sperimentale – ha spiegato il vice premier – il nuovo calendario prevede una settimana in meno di vacanze estive da recuperare durante l’anno a Pasqua e in concomitanza di altre festività sul calendario. Questo servirà a dar fiato al turismo durante i fine settimana e nel periodo di Pasqua”. Fortunatamente per i ragazzi italiani, che vedevano in pericolo i canonici tre mesi di vacanze estive, dopo un incontro e un confronto piuttosto serrato, tra gli assessori regionali all’Istruzione, non è scattato l’ok al protocollo avanzato dal vicepremier, che puntava ad una rivoluzione nazionale del calendario scolastico con una riduzione della pausa estiva, più giorni di vacanza a Pasqua e più ponti durante l’anno. A contrastare la proposta di Rutelli soprattutto le regioni della Lombardia e della Sicilia, che hanno definito “invasiva” la riforma e inopportuna la scelta di attuare tale rivoluzione a pochi mesi dalle elezioni. Ma anche in seno al ministero c’erano pareri contrastanti, come quello del viceministro della Pubblica istruzione, Mariangela Bastico, che aveva ricordato prima dell’incontro di ieri alcuni limiti temporali invalicabili: “Innanzitutto la data di inizio degli esami di Stato che non può andare oltre il 20 di giugno, in quanto anche ragioni climatiche e di organizzazione del lavoro non permettono di terminare a fine luglio”. Con in più la necessità di effettuare i famosi duecento giorni effettivi di lezioni, e con il problema dei recuperi estivi che si “dovranno effettuare preferibilmente entro il 31 agosto di ogni anno e comunque entro la prima settimana di settembre, ovviamente prima dell’inizio del nuovo anno scolastico”.

Tuttavia erano state in tante le Regioni che avevano avallato il protocollo proposto dal ministro dei Beni Culturali:  Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Piemonte, Marche e Abruzzo. Niente unanimità dunque, ma l’esperimento delle “vacanze corte” potrebbe partire in alcune delle regioni favorevoli, come ha dichiarato Silvia Costa, della giunta del Lazio: “La maggioranza ha ritenuto interessante la nuova articolazione del calendario, l’offerta prevedeva anche buoni vacanze per le famiglie meno agiate. Insieme ai colleghi di altre Regioni (tra i favorevoli anche Marche e Piemonte) – continua Costa – intendo sperimentare questa opportunità”.
 
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