Scuole italiane, solo una su tre è accessibile agli studenti con disabilità motoria - Studentville

Scuole italiane, solo una su tre è accessibile agli studenti con disabilità motoria

Scuole italiane, barriere architettoniche ed accessibilità: l'ultimo rapporto Istat svela disuguaglianze territoriali e l'inadeguatezza di molti istituti.
Scuole italiane, solo una su tre è accessibile agli studenti con disabilità motoria

L’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico mette in luce diverse criticità legate all’edilizia scolastica, tra queste spicca il tema dell’accessibilità per gli studenti con disabilità motoria. Il Rapporto Annuale Istat ha portato alla luce questa delicata questione, rilevando come ben una scuola su tre non offra un ambiente accessibile ai ragazzi con handicap motorio. Dato che sottolinea, ancora una volta, quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per garantire un’educazione inclusiva a tutti gli studenti.

Solo una scuola su tre è accessibile agli studenti con disabilità motoria

Le barriere architettoniche rimangono, quindi, un ostacolo tangibile. Come riportato da Italia Oggi, solamente il 19% degli istituti scolastici ha subito interventi volti ad abbattere tali ostacoli nel corso dell’anno passato. Questo dato conferma che gli sforzi concreti per rendere le scuole accessibili per tutti i ragazzi con disabilità non sono ancora sufficientemente diffusi. Il quadro emerso coinvolge non solo l’accessibilità fisica, ma anche la disponibilità di strumenti adeguati per gli studenti con disabilità sensoriale.

Secondo il rapporto, le esigenze di accessibilità non si limitano unicamente alla rimozione di barriere fisiche, ma abbracciano anche l’integrazione di ausili senso-percettivi, che giocano un ruolo cruciale nell’orientamento delle persone con tale tipologia di disabilità. Viene sottolineata, infatti, anche l’importanza di strumenti informatici appositamente adattati alle specifiche necessità degli studenti con disabilità, indispensabili per garantire un’istruzione completa ed inclusiva.

La situazione nelle regioni italiane

Particolarmente rilevante è l’analisi delle differenze geografiche emerse dal rapporto, dal quale emerge un divario significativo tra il Nord e il Sud della penisola. Le regioni settentrionali, in generale, possono vantare una maggiore attenzione all’accessibilità e alle esigenze degli studenti con disabilità. Tra queste, spicca la Valle d’Aosta, che si pone come esempio massimo di come le scuole possano essere progettate per garantire un ambiente inclusivo e accessibile a tutti.

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nell’agevolare l’apprendimento di tali studenti, e sebbene il 76% delle scuole sembri essere consapevole di questa necessità, le scuole del centro Italia si distinguono per una maggiore preparazione nell’adattamento delle postazioni informatiche per gli alunni con disabilità, superando quelle del Sud. L’efficacia dell’inclusione non riguarda solo la disponibilità di postazioni adattate, ma anche la loro posizione all’interno dell’ambiente di apprendimento. Il rapporto evidenzia la necessità di collocare tali postazioni all’interno delle classi per garantire una partecipazione completa degli studenti con disabilità, e favorire  l’interazione con i compagni di classe ed il coinvolgimento attivo nelle attività di apprendimento. Cosa che, a quanto pare, non sempre avviene.

Solo il 46% delle postazioni informatiche adattate, infatti, è collocato all’interno delle aule. Nel restante 54% queste si trovano in stanze separate, lontano dall’ambiente in cui avviene l’insegnamento principale.

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