Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha recentemente diffuso una nuova circolare firmata dal Ministro Giuseppe Valditara, indirizzata ai Dirigenti scolastici e ai Coordinatori didattici di tutte le scuole italiane. Il documento affronta il crescente problema del sovraccarico di compiti e verifiche che grava sugli studenti, diventato negli ultimi anni motivo di preoccupazione per famiglie e docenti.
L’iniziativa ministeriale mira specificamente a promuovere una distribuzione più equilibrata del carico di lavoro durante la settimana scolastica, evitando concentrazioni eccessive in singole giornate. Come dichiarato dallo stesso Valditara al Tg1, la circolare intende “rafforzare sempre di più la positiva collaborazione fra famiglia e scuola”, creando così le condizioni per un apprendimento sereno ed efficace.
Una programmazione coordinata
La circolare ministeriale sottolinea l’importanza di una pianificazione attenta delle verifiche e dei compiti. Pur rispettando il DPR n. 275/1999, che garantisce ai docenti ampia autonomia decisionale, si raccomanda un efficace coordinamento per evitare sovrapposizioni.
Tra le indicazioni fondamentali emerge il divieto di assegnare compiti in orario serale per il giorno successivo, favorendo una distribuzione equilibrata del carico di lavoro settimanale.
Autonomia degli studenti e collaborazione scuola-famiglia
La circolare ministeriale pone un forte accento sull’importanza di una corretta annotazione dei compiti da svolgere, sia attraverso il registro elettronico che tramite il diario personale degli studenti. Questa pratica risulta particolarmente significativa per gli alunni del primo ciclo di istruzione, in quanto favorisce lo sviluppo graduale dell’autonomia nella gestione degli impegni scolastici.
Secondo le indicazioni, la trascrizione dei compiti dovrebbe diventare un momento integrante della lezione, permettendo agli studenti di acquisire metodo e responsabilità. Il Ministero ribadisce che questi accorgimenti mirano a costruire un dialogo costruttivo tra scuola e famiglie, elemento che il Ministro Valditara definisce «particolarmente a cuore».
L’obiettivo finale è creare un ambiente educativo sereno e basato sulla fiducia reciproca, dove il carico di lavoro equilibrato contribuisca allo sviluppo armonico della personalità degli studenti, preparandoli gradualmente all’autonomia necessaria nei successivi percorsi formativi.
La protesta di un nonno di Lecco
A febbraio scorso, un nonno di Lecco ha intrapreso un’iniziativa singolare contro l’eccesso di compiti scolastici. Armato di quadernone e penna, ha allestito un banchetto per raccogliere firme e dare voce alla protesta contro il sovraccarico di lavoro che affligge gli studenti di ogni ordine e grado.
La motivazione è nata dall’osservazione diretta: dopo un cambio d’insegnante, il nipote in terza elementare ha visto aumentare drasticamente i compiti assegnati. Documentandosi, il nonno ha scoperto l’esistenza di circolari ministeriali che già raccomandavano una riduzione del carico di studio domestico.
Non si tratta di un caso isolato nel panorama italiano. A dicembre, anche i genitori di Acquapendente, in provincia di Viterbo, hanno scritto direttamente al Ministro Valditara per denunciare l’eccessiva mole di compiti nelle scuole medie. Queste iniziative civiche hanno contribuito a portare all’attenzione pubblica un problema sempre più sentito, alimentando un dibattito in cui le famiglie chiedono alleggerimento mentre molti docenti difendono le proprie scelte didattiche.
La nuova circolare e le indicazioni future
La circolare ministeriale segna un punto di svolta importante verso una didattica più equilibrata e rispettosa dei tempi di apprendimento. Il documento non rappresenta solo un insieme di raccomandazioni, ma un vero invito a ripensare l’organizzazione scolastica ponendo al centro il benessere degli studenti.
Sarà fondamentale monitorare l’applicazione di queste indicazioni nelle diverse realtà scolastiche, verificando che producano effettivamente una riduzione dello stress negli alunni. L’obiettivo ultimo rimane quello di costruire un’alleanza educativa solida tra docenti e famiglie, dove ciascuno contribuisca a creare condizioni ottimali per lo sviluppo armonico delle competenze e della personalità dei ragazzi.