Università di Bologna: un'iniziativa per far accedere i cani in università - Studentville

Università di Bologna: un'iniziativa per far accedere i cani in università

Il celebre ateneo di Bologna e il Dipartimento di Scienze Mediche e Veterinarie di Ozzano hanno iniziato un progetto sperimentale per poter far partecipare anche i cani alle lezioni universitarie.
Università di Bologna: un'iniziativa per far accedere i cani in università

Una insolito ma importante progetto per i “migliori amici dell’uomo”

Ormai gli animali domestici fanno parte costantemente della quotidianità delle persone, diventando talvolta importanti membri della famiglia. Viste le molteplici peculiarità dei “cari amici a quattro zampe”, in riferimento ai cani, l’Università di Bologna e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie di Ozzano hanno dato vita ha una interessante iniziativa. Si tratta di un programma sperimentale della durata di due anni, in cui sia gli studenti, sia i lavoratori interni dell’ateneo, potranno partecipare alle lezioni nelle aule portando il proprio cane.

Codesta iniziativa si fonda sui diversi vantaggi e benefici della compagnia di un animale domestico durante le attività scolastiche e professionali. Infatti, è stato sperimentato che la presenza di un cane nella propria vita contribuisce a stare meglio con se stessi e gli altri. Inoltre, grazie ad un amico a quattro zampe è possibile migliorare qualsiasi tipo di prestazione, soprattutto dal punto di vista didattico.

Il direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Veterinarie, Giuliano Bettini, ha dichiarato in merito al programma:

“Le persone sono più di buon umore grazie alla presenza dei loro cani, e questo permette un miglioramento anche del benessere lavorativo”.

Che cosa prevede il progetto dell’Università di Bologna?

Il progetto è da considerare molto interessante e inclusivo, però si dovranno rispettare delle regole ferree per garantire la massima sicurezza e igiene nelle aule in cui si ascolteranno le lezioni.

Il cane che potrà entrare in ateneo dovrà essere analizzato durante una visita clinica ed effettuare tutte le vaccinazioni e soprattutto la prevenzione parassitaria. La visita potrà essere eseguita in forma gratuita. Inoltre, il cane dovrà essere sottoposto a un test comportamentale specifico, volto ad analizzare l’indole dell’animale e il suo carattere.

Saranno previste anche delle norme per i proprietari dei cani, poiché gli stessi dovranno partecipare a un corso per acquisire un patentino per la “conduzione dell’animale” in un luogo pubblico e in presenza di altri cani.

E’ bene specificare che l’iniziativa, per ora, è rivolta agli studenti e ai lavoratori dell’ateneo, ma in futuro il progetto potrà essere esteso anche alla cittadinanza. A tal proposito, il direttore Bettini ha sottolineato:

“E’ possibile che altre realtà seguano questa idea, ma l’importante è che si rispettino le regole, anche quelle della convivenza”.

Chi potrà sostenere l’iniziativa?

Tutti gli interessati potranno sostenere il progetto sperimentale dell’Università di Bologna, soprattutto contribuendo dal punto di vista economico. Tutti i contributi in denaro saranno investiti per realizzare torrette volte alla raccolta “bisogni” dei propri amici a quattro zampe, con anche un distributore di sacchetti per le feci.

Chiunque decida si supportare il progetto mediante molteplici strumenti, come la realizzazione di gadgets (bandane, targhette, eccetera), verrà reso visibile attraverso l’assegnazione di “denominazione e logo”.

Inoltre, tutti potranno sponsorizzare il programma anche sui social media. Una commissione specializzata analizzerà tutte le migliori proposte intente a pubblicizzare l’idea, che pubblicherà gli esiti dei risultati direttamente su Internet.

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