L’obiettivo del Governo: far diventare l’Italia “pioniera” delle discipline STEM
Ieri, 4 febbraio 2025, è ufficialmente partita la Settimana Nazionale delle Discipline STEM. In occasione dell’evento, il Ministro del MIM Giuseppe Valditara ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sugli obiettivi del Governo riguardo la formazione dei ragazzi sullo sviluppo delle tecnologie digitali e nei settori volti all’innovazione.
Gli investimenti sulle discipline STEM
Il Governo si è dimostrato decisamente impegnato e determinato a investire molte risorse sulle discipline STEM, ossia i settori specializzati in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
In merito a ciò, il Ministro Valditara ha dichiarato:
“Abbiamo investito 600 milioni di euro per le STEM, per orientare i giovani e colmare i divari di genere, 450 milioni per formare i docenti sulla transizione digitale, 2,1 miliardi per digitalizzare tutte le scuole, con la trasformazione di almeno 100.000 aule in ambienti innovativi e digitali”.
Inoltre, il Ministro del MIM ha aggiunto:
“L’obiettivo del Governo è rendere la scuola italiana all’avanguardia, a livello mondiale, nella formazione e nella preparazione dei giovani nelle materie STEM”.
Inoltre, Valditara ha evidenziato che un altro degli obiettivi è quello di inserire nel sistema scolastico sia laboratori specializzati per approfondire il tema dell’AI, sia assistenti virtuali in supporto agli insegnanti per operare nella didattica.
Cosa prevede la Riforma dell’insegnamento nelle materie STEM?
Ebbene, durante il suo intervento, Valditara ha messo in evidenza che è stata appena confermata la Riforma dell’insegnamento per le discipline STEM, dove la tipologia di apprendimento sarà focalizzata su un approccio induttivo e non deduttivo. Tale nuova “visione” si soffermerà su un punto di vista scientifico diverso, in cui si dovrà partire direttamente dall’osservazione della realtà per arrivare alla concretizzazione teorica, anziché iniziare le analisi da una deduzione.
A tal proposito, il Ministro del MIM ha espresso:
“La riforma dei programmi scolastici prevede inoltre l’inserimento dell’informatica fin dalle scuole primarie per abituare i bambini ai concetti e al linguaggio base di questa disciplina”.
Inoltre, Valditara ha aggiunto al suo discorso rivolto alla Camera che la Riforma dell’Istruzione tecnico-professionale sarà improntata su approfondimenti per lo studio della matematica e delle scienze. Infatti, il Governo continuerà a lavorare su progetti innovativi per migliorare e sviluppare la scuola italiana, rendendola più completa e “competitiva”, in un mondo sempre più dinamico e versatile, soprattutto dal punto di vista tecnico-digitale.