Un professore associato del dipartimento di Scienze biologiche dell’Università di Bologna è stato accusato di violenza sessuale aggravata e stalking ai danni di un giovane ricercatore trentenne. Gli episodi di abuso sarebbero iniziati nel 2022 all’interno dell’ateneo, ma la denuncia è stata presentata solo nel 2024, quando il docente ha intensificato le sue attenzioni indesiderate con comportamenti persecutori.
Dettagli degli abusi
Il professore, che ha circa cinquant’anni, avrebbe iniziato a manifestare un’ossessiva infatuazione verso il giovane ricercatore trentenne attraverso continue telefonate e messaggi dal contenuto esplicito.
Gli episodi più gravi si sarebbero verificati all’interno dei laboratori universitari, dove il docente, approfittando di momenti di solitudine, avrebbe costretto il ricercatore a subire abusi sessuali. La situazione è ulteriormente degenerata quando la vittima ha tentato di allontanarsi, scatenando comportamenti persecutori che hanno provocato nel giovane uno stato di profonda angoscia.
Procedimenti giudiziari e reazioni
Il processo avrà inizio con giudizio immediato richiesto dal pm Michele Martorelli. Da luglio scorso, il docente è sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima con braccialetto elettronico.
L’Alma Mater ha dichiarato piena collaborazione con le autorità competenti, specificando che al momento ogni valutazione disciplinare rimane sospesa in attesa delle decisioni del tribunale.