Uragano: cos’è e come si forma - StudentVille

Uragano: cos’è e come si forma

Uragano: cos’è e come si forma

Cosa sono gli uragani e come si formano

Nessuna tecnologia, forse, potrà fermare l’immenso potere della natura, nessun dispositivo potrà evitare piogge, venti forti, terremoti e maremoti. Grandi catastrofi in cui l’uomo può far poco, solo dare soccorso e aiutare dopo l’accaduto. La natura è buona con noi, ci ha dato la vita e ogni giorno ci permette di vivere attraverso l’ossigeno, attraverso l’acqua, ci ha donato l’immenso mare e le tenebrose montagne. Nessuna cosa è stata creata così a caso, solo per scenografia, tutto è messo lì al proprio posto per delle ragioni ben precise. Da sempre la natura è nostra madre, è casa nostra. Però l’uomo con lei non sempre si comporta da figlio. La maltratta, la trascura, l’inquina e lei si ammala, tanto, fino al punto di non riuscire più a star tranquilla. Allora eccoli li gli uragani, le catastrofi che in un solo battito di ciglia portano via tutto ciò che di bello prima c’era.  La natura delle volte attraverso questi spiacevoli accadimenti ci ricorda che l’uomo di fronte ad essa non è che soltanto un piccolo essere, incapace di difendersi e di controllarla. Alle catastrofi della natura non ci si può abituare, anche se ora fa più scalpore, anche mediatico, un nuovo aggeggio tecnologico, un nuovo smartphone piuttosto che la natura che si ribella e che stravolge tutto. Ora cerchiamo di capire come avvengono, come si formano gli uragani e le motivazioni.

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Cosa sono gli uragani?

Ma ci avete mai pensato perché si formano gli uragani e principalmente che cos’è un uragano e con che forza spazza via tutto? Cerchiamo di capirlo insieme e di dare delle informazioni tali da non trovarsi impreparati su questo argomento che tante volte viene sostituito dalle più moderne tecnologie, tralasciando il fatto che la natura ha il più grande dei poteri. Un uragano è una tempesta violenta che si forma da una circolazione ciclonica sopra un oceano, con venti che superano i 137 Km/h i quali ruotano in un’area di bassa pressione chiamata “occhio”, dove la nuvolosità si presenta scarsa. Il movimento intorno all’occhio del ciclone avviene in senso antiorario nell’emisfero Boreale ed orario in quello Australe. A seconda della velocità del vento l’uragano viene classificato in diverso modo:

  • TEMPESTA TROPICALE (tropical storm): Distinta circolazione rotatoria con venti che soffiano tra 71 e 135 Km/h.
  • DEPRESSIONE TROPICALE (tropical depression): Circolazione rotatoria con venti costanti intorno a 70 Km/h.
  • URAGANO (hurricane): Pronunciata circolazione rotatoria con venti che soffiano oltre 135 Km/h.
  • HURRICANE (Uragano): nella zona Atlantica e del Golfo del Messico.
  • TIFONE:  nella zona del Pacifico Settentrionale (Giappone).
  • CICLONE: in India
  • WILLY WILLY: in Australia

Come si forma un uragano?

L’Uragano è di certo il peggior fenomeno meteorologico che si possa incontrare. Non a caso l’origine del termine deriva dalla parola caraibica “hurican” che in indigeno sta ad indicare il Dio del male. Quindi da ciche la sua forza supera qualsiasi alluvione o terremoto. L’uragano dove passa non lascia tracce. Ma dopo aver capito di che fenomeno meteorologico si tratta cerchiamo di capire il perché si forma e come si forma. Un uragano nasce in seguito all’evaporazione di notevoli quantità d’acqua marina, la cui condensazione causa il rilascio di energia. Inizia così un processo di auto amplificazione per cui l’aria, riscendendo in basso dà origine ai possenti venti che lo caratterizzano. Il periodo più favorevole alla formazione dell’uragano è principalmente quello estivo o autunnale ed è dovuta all’unione di diversi fattori concomitanti che provocano l’evaporazione di quantità d’acqua marina talmente abbondanti da consentire un enorme rilascio di energia termica durante il suo processo di addensamento nell’atmosfera. E’ proprio parte di questa energia a nutrire le correnti d’aria da cui scaturisce il temibile uragano. Una volta generato, prosegue verso le altre latitudini fino a scatenare ciò che di più catastrofico ed infernale può esistere. Gli studiosi tendono a dare un nome agli uragani più violenti, infatti nessuno può dimenticare l’uragano “Katrina” del 23 Agosto 2005.

L’uragano Katrina è stato uno tra i cinque uragani più gravi della storia degli Stati Uniti, il più grave in termini di danni economici e uno dei più gravi dal punto di vista del numero di morti. Si è formato sopra le Bahamas il 23 agosto 2005 ed ha attraversato il sud della Florida come uragano di categoria 1, causando alcuni morti ed allagamenti, diventando uno dei più forti uragani mai registrati in mare. Altri uragani meno violenti, ma che hanno anche lasciato un numero alto di morti sono stati  “Sandy, Ida e Ketsana”. Tutto questo per ricordare che la natura ha in mano tutta la nostra vita, tutta la nostra esistenza. Non si spiega il perché di tanta ferocia, forse se provassimo ad essere meno crudeli nei suoi confronti, non distruggendo il pianeta, ci sarebbero meno catastrofi, forse anche meno malattie e sicuramente si vivrebbe meglio. Informarsi su questi argomenti è importantissimo. Non si può rimanere nel dubbio e se studiare vuol dire anche prevenire è giusto che lo si faccia, prima che sia troppo tardi!

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