Nelle scuole italiane si moltiplicano le cancellazioni di assemblee studentesche dopo una circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sul principio del contraddittorio. A denunciare pubblicamente la situazione è il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto al Senato, che il 27 dicembre 2025 ha reso note le conseguenze immediate del provvedimento ministeriale.
Tra i casi documentati, un liceo di Vicenza ha annullato l’assemblea sul genocidio a Gaza e sulla vicenda palestinese, insieme ad altri istituti a Bologna e Napoli. “Qualche giorno fa in un liceo di Vicenza, e in altre scuole d’Italia, a Bologna e a Napoli, solo per fare degli esempi, è stata cancellata l’assemblea degli studenti sul genocidio a Gaza e sulla drammatica vicenda della Palestina perché non sarebbe stato garantito il contraddittorio, previsto da una circolare del ministro di qualche settimana fa”, ha dichiarato De Cristofaro.
Le richieste di Avs a Valditara in Parlamento
Il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, ha chiesto formalmente al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di riferire in aula alla riapertura di gennaio, che coincide con il ritorno in classe degli studenti. La richiesta punta a ottenere chiarimenti ufficiali sul significato di “contraddittorio” applicato alla vicenda palestinese e al genocidio di Gaza.
“Il ministro Valditara venga in Aula per spiegarci esattamente cosa intende per contraddittorio quando si parla della vicenda palestinese”, ha dichiarato De Cristofaro. Il senatore ha poi sollevato un interrogativo: “Per lui i ragazzi dovevano anche invitare un ufficiale dell’esercito israeliano che non solo nega il genocidio, ma che addirittura lo sta facendo?”.
La richiesta mette in discussione quella che il capogruppo Avs definisce “incredibile par condicio”, chiedendo al ministro di spiegare i criteri con cui applicare il principio del contraddittorio su questioni eticamente complesse.
Le analogie e le domande retoriche sul “contraddittorio”
Il capogruppo di Avs ha rafforzato la propria critica alla circolare ministeriale ricorrendo a due analogie provocatorie. La prima riguarda direttamente il caso Gaza: “Per lui oltre ad avere alcuni obiettori israeliani, nostri ospiti qualche giorno fa in Senato, i ragazzi dovevano anche invitare un ufficiale dell’esercito israeliano che non solo nega il genocidio, ma che addirittura lo sta facendo?”, ha domandato De Cristofaro.
La seconda analogia sposta il focus su un tema più familiare al contesto italiano: “Se i ragazzi di una scuola volessero organizzare un’assemblea sulla mafia, per assecondare le follie del ministro andrebbero invitati un magistrato e un mafioso per assicurare il contraddittorio?”.
Attraverso queste immagini retoriche, il presidente dei senatori di Alleanza Verdi e Sinistra ha messo in discussione l’applicazione meccanica del principio di parità delle voci su questioni considerate eticamente asimmetriche, in cui vittime e carnefici non possono essere posti sullo stesso piano.
Le tappe, i luoghi e la cornice temporale
La sequenza degli eventi prende avvio con una circolare del ministro Valditara emessa alcune settimane prima del 27 dicembre 2025, data della denuncia pubblica. Nelle settimane successive alla circolare si sono verificati i primi annullamenti: un liceo di Vicenza ha cancellato l’assemblea studentesca dedicata a Gaza e alla Palestina, seguito da casi analoghi a Bologna e Napoli.
Il capogruppo Avs De Cristofaro ha formalizzato la richiesta al ministro di riferire in aula alla riapertura di gennaio, che coincide con la ripresa delle attività scolastiche dopo le festività natalizie. La sovrapposizione temporale tra riapertura delle scuole e sessione parlamentare rende urgente il chiarimento sul perimetro del contraddittorio nelle assemblee.