Buttalo via di Mina
Fa parte dell’album ‘Gassa d’amante’, uscito lo scorso novembre e contenente canzoni inedite, il brano “Buttalo via” di Mina, uno di quelli in collaborazione con giovani artisti delle nuove generazioni. Dopo “Un briciolo di allegria” con Blanco, e “Senza farmi male”, appartenente allo stesso disco, con Elisa, Mina ha scelto le parole di Francesco Gabbani, l’autore del testo. Mentre l’artista cremonese non appare in tv dal lontano 74, e non si esibisce in concerto dal 78, la sua fama continua ad essere forte più che mai. Ha all’attivo qualcosa come 72 album registrati in studio, 40 raccolte e 145 singoli. Ma torniamo al brano, ed approfondiamo quali sono il testo ed il significato di “Buttalo via”.
Il testo di Buttalo via di Mina
Questo, il testo del brano cantato da Mina.
Adesso che
Adesso che è impossibile
Che scivolino tutte via
Le abitudini
Che tracciano una scia
Sul tuo vivere instabile
Che punti fermi non ha
Sopra un’altalena
Che ora mena
E poi ti bacerà
È inutile intuire già
Il cambio di andamento
Se la parte buona è credere
Sia migliore il sapore
Di quello che ancora non c’è
Ti basta un soffio di vita
Chiuso in mano
Pronto da gettare lontano
Per sempre
Ovunque tu sia
Stringilo ancora
E curalo per ora
Fino a quando senti
Che è giunto il momento di buttarlo via
Buttalo via
Via, via, lontano
Via, via, via, via, via…
Sopra un’altalena
Che ora mena
E poi ti bacerà
È inutile intuire già
Il cambio di andamento
Se la parte buona è credere
Sia migliore il sapore
Di quello che ancora non c’è
Ti basta un soffio di vita
Chiuso in mano
Pronto da gettare lontano
Per sempre
Ovunque tu sia
Stringilo ancora
E curalo per ora
Fino a quando senti
Che è giunto il momento di buttarlo via
Buttalo via
Via, via, lontano
Via, via, via
Fino a quando senti
Che è giunto il momento di buttarlo via
Buttalo via
Via, via, lontano
Via, via, via
Il significato di Buttalo via di Mina
Il brano parla di quel momento in cui ci si rende conto che le abitudini, anche se rassicuranti, possono diventare delle catene. Il testo racconta di una vita instabile, senza punti fermi, come stare su un’altalena che oscilla tra momenti di incertezza e attimi di dolcezza: “Sopra un’altalena che ora mena e poi ti bacerà”. C’è un senso di accettazione nel lasciarsi andare, nel capire che a volte è meglio credere che il futuro riservi qualcosa di migliore, anche se ancora non esiste: “Se la parte buona è credere sia migliore il sapore di quello che ancora non c’è”. È un invito a non restare aggrappati al passato o alle illusioni, ma a trovare il coraggio di voltare pagina.
L’immagine del “soffio di vita chiuso in mano, pronto da gettare lontano per sempre”, è potentissima: è come se avessimo tra le dita qualcosa di fragile e prezioso, un frammento della nostra esistenza che prima abbiamo custodito con cura, ma che arriva il momento di lasciar andare. Ed è proprio questo il punto centrale del brano: quel momento in cui senti che è giunto il tempo di mollare la presa, di liberarti di ciò che non serve più: “Fino a quando senti che è giunto il momento di buttarlo via”. Il continuo ripetersi di “via, via, lontano” suona quasi come un mantra, un’esortazione a trovare la forza di lasciarsi alle spalle il passato. Non è detto che sia facile, ma è necessario per fare spazio a qualcosa di nuovo. Il brano trasmette una sensazione di malinconia, ma anche di liberazione. È un inno alla trasformazione, a quel momento in cui capisci che per andare avanti devi avere il coraggio di lasciare andare.
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Foto copertina tratta dalla pagina Facebook di Mina