Una giornata che doveva essere di festa si è trasformata in un momento di confusione per diversi studenti dell’Università di Padova. Nella sessione di laurea conclusasi il 28 marzo, almeno dodici neolaureati della Scuola di Economia hanno vissuto una situazione paradossale: essere proclamati con un voto, per poi scoprire giorni dopo che quel voto era stato abbassato.
La comunicazione è arrivata tramite una fredda e-mail di errata corrige del 2 aprile, spegnendo l’entusiasmo dei festeggiamenti e creando non poche preoccupazioni per il futuro accademico dei giovani. Un errore di calcolo ha così trasformato un traguardo atteso per anni in un momento di incertezza e disorientamento.
Eventi e circostanze alla base del caos
Durante l’ultima sessione di laurea conclusasi il 28 marzo, dodici neolaureati della Scuola di Economia dell’Università di Padova hanno vissuto un’esperienza insolita. Gli studenti sono stati proclamati con un voto superiore a quello che avrebbero dovuto ricevere, generando inizialmente confusione. “Abbiamo tutti pensato di aver sbagliato i calcoli”, raccontano Jacopo De Luca, Pasqualexia Ambrosini, Matteo Baldo e altri compagni coinvolti.
Il 2 aprile, però, è arrivata la doccia fredda: un’e-mail di errata corrige dall’ateneo comunicava l’abbassamento del voto rispetto a quello annunciato durante la cerimonia. Le discussioni di tesi si erano concluse già il 14 marzo, lasciando all’università ampio tempo per verificare i calcoli prima della proclamazione ufficiale.
Implicazioni per il percorso accademico dei neolaureati
L’abbassamento dei voti non rappresenta solo un disguido burocratico, ma ha generato concrete ripercussioni sulla vita accademica degli studenti coinvolti. La conseguenza più grave riguarda l’ammissione ai corsi di laurea magistrale, per i quali alcuni neolaureati si sono ritrovati improvvisamente sotto la soglia minima richiesta.
“Ci siamo trovati sopra la soglia di ammissione per determinati corsi di laurea magistrale, salvo poi scoprire di non esserlo più”, hanno spiegato i ragazzi, evidenziando come un semplice errore di calcolo possa compromettere il loro futuro accademico. Oltre ai problemi pratici, questo cambiamento ha causato un significativo impatto emotivo: l’entusiasmo del traguardo raggiunto è stato offuscato dall’incertezza e dalla sensazione di impotenza davanti a una situazione che rischia di modificare il percorso professionale pianificato, costringendo gli studenti a rivedere progetti e aspettative costruiti nel tempo.
Reazioni e risposte dell’Università e degli studenti
I neolaureati hanno espresso forte disappunto non solo per l’errore in sé, ma anche per la gestione del disguido. “L’ateneo ha sbagliato i calcoli. E incolpa noi di non averlo segnalato”, hanno denunciato gli studenti coinvolti. Anziché ricevere scuse formali, si sono sentiti rimproverati per non aver rilevato immediatamente la discrepanza tra il voto atteso e quello proclamato.
Gli studenti hanno giustificato il proprio silenzio iniziale ritenendo “più probabile che i calcoli sbagliati fossero i nostri, non certo quelli dell’ateneo”. Inoltre, hanno sottolineato come questo non sarebbe un caso isolato, suggerendo che simili errori si siano già verificati in precedenza. La richiesta unanime è quella di “maggiori precauzioni” nelle procedure di calcolo e comunicazione dei voti per evitare futuri disagi e imbarazzi durante quello che dovrebbe essere un momento di celebrazione.