Inghilterra-Italia 3-0. E’ eloquente e allarmante il verdetto che la Champions League 2008/2009 ha espresso in maniera insindacabile ed inequivocabile: il calcio italiano esce sconfitto dal duello contro la scuola britannica, capace di portare ben quattro formazioni ai quarti di finale. Un risultato dettato anche dalla sfortuna ma che non lascia adito a recriminazioni: Chelsea, Arsenal e soprattutto Manchester United hanno, nel doppio confronto, legittimato il successo contro Juventus, Roma e Inter, dimostrando come il nostro calcio sia al momento un passo indietro rispetto alle potenze inglesi. Le “armate” di Sua Maestà hanno ora, considerando anche il trionfo del Liverpool, che ha letteralmente spazzato via il Real Madrid, ottime chance di riportare nuovamente in finale due rappresentanti della Premier League, come accaduto lo scorso anno in occasione della vittoria del Manchester United sul Chelsea.

La “coppa dalle grandi orecchie” si rivela dunque ancora una volta tabù per l’Inter del presidente
Massimo Moratti, che aveva assoldato in estate lo
“Special One” José Mourinho proprio per affermarsi in Europa. I nerazzurri nel doppio confronto con i
Red Devils hanno sbattuto il muso contro la squadra campione in carica, dimostrando limiti strutturali che lo stesso Mou in conferenza stampa ammette di dover limare:
“Vinciamo il campionato, ma per vincere la Champions League c’è bisogno di qualcosa in più”. Ha deluso in particolare
Zlatan Ibrahimovic, immenso in suolo italiano ma ancora una volta non in grado di incidere in Coppa. Disastrosa all’andata (soprattutto nella prima frazione di gioco), l’Inter non ha demeritato al ritorno all’Old Trafford, ma per conquistare il prestigioso trofeo non bastano potenza e atletismo, armi riconosciute alla truppa di Mourinho, servono soprattutto, oltre ad un’accurata programmazione alle spalle, classe, esperienza e campioni capaci di risolvere i match (come
Giggs,
Rooney e
Cristiano Ronaldo nel Man Utd).

Sfortunata invece la Roma, capitolata contro l’Arsenal solo dopo
16 calci di rigore. La squadra di
Spalletti è riuscita all’Olimpico a raddrizzare la situazione dopo il ko subito all’Emirates Stadium nell’andata degli ottavi, trascinata da un grandissimo
Francesco Totti, osannato anche dai giornali d’Oltremanica. Il sorteggio di Nyon aveva riservato ai giallorossi l’avversario probabilmente più abbordabile e sul campo, nel computo della doppia sfida, si è visto un confronto molto equilibrato. La lotteria dei rigori ha detto Gunners, ma
la Roma esce a testa alta, con la consapevolezza di aver provato il tutto per tutto.
Martedì era stata la volta della Juventus, eliminata dal Chelsea del santone Guus Hiddink, guru del calcio internazionale, capace in pochi mesi di rigenerare una squadra come quella londinese in grande affanno. Del Piero e compagni hanno cercato l’impresa nella gara di ritorno dopo aver subito a Stamford Bridge il gol-partita di Drogba, uno degli epurati della gestione Scolari e tornato in auge con il tecnico olandese. Il 2-2 maturato a Torino non è bastato, ma la Juve è piaciuta per grinta e determinazione. Una magra consolazione purtroppo, visto che a passare il turno sono stati i Blues, cinici e molto compatti tra i reparti.

Come da tradizione, il day after dell’exploit delle inglesi sulle italiane è stato caratterizzato dai titoli dei
tabloid britannici, scatenati in particolar modo contro José Mourinho. Il
Daily Mirror titola
“You’re not special any Mour”,
“non sei più speciale” giocando sul nome del portoghese(
“all style but no substance”,
“tutto fumo e niente arrosto”) messo a confronto poi in un sondaggio con Cristiano Ronaldo, con la domanda
“Chi è speciale adesso?”. Per il tecnico interista anche uno spiacevole episodio nel dopo partita: secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la polizia inglese starebbe indagando su
Mou, che avrebbe aggredito con un pugno un tifoso del Man Utd. Sarà stato forse irretito anche dal coro ironico con il quale il pubblico dell’Old Trafford ha “salutato” l’uscita dell’allenatore lusitano, intonando un
“Bye Bye Mourinho” accompagnato dal classico gesto con la mano.
Complimenti invece per la Roma, che come ammesso dall’Independent ha “giocato magistralmente”, guidata dal capitano Francesco Totti, omaggiato sulle colonne del Daily Mail: “Il capitano della Roma è stato eccezionale, un talismano che ha diretto il gioco in posizione arretrata, una costante minaccia”. Applausi infine anche per i giocatori della Juve, che secondo il Sun “sono venuti fuori combattendo come leoni”.
Simone Gambino