L'ironia di Checco Zalone: ecco "L'ultimo giorno di patriarcato", pubblicato l'8 marzo

L'ironia di Checco Zalone: "L'ultimo giorno di patriarcato", testo e significato

L'ironia di Checco Zalone:

Checco Zalone colpisce ancora con la sua ironia tagliente. L’8 marzo, proprio nel giorno della festa delle donne, il comico pugliese ha pubblicato “L’ultimo giorno di patriarcato”, una canzone che mescola sapientemente humor, critica sociale e melodia d’autore. Il brano si distingue per la sua formula sonora originale, che unisce elementi della sceneggiata napoletana a una satira pungente sui ruoli di genere nella società contemporanea.

Il videoclip racconta la storia surreale di un marito che, in seguito a un improvviso decreto che sancisce la “Fine del Patriarcato”, si trova costretto ad abbracciare la parità di genere dall’oggi al domani. Lo vediamo così destreggiarsi tra fornelli, bucato e pulizie domestiche, adattandosi con zelo esagerato al nuovo corso sociale. Ad interpretare la moglie finalmente “liberata” dai doveri casalinghi è l’attrice Vanessa Scalera, nota al grande pubblico per il ruolo di Imma Tataranni, che Zalone è riuscito a coinvolgere nonostante i suoi numerosi impegni tra cinema e televisione.

Il testo di “L’ultimo giorno di patriarcato”

Ecco il testo completo della provocatoria canzone di Checco Zalone:

Famme l’ultimo caffè,
fallo come piace a me.
Chillu che se porta a letto,
a un marito per rispetto,
stira l’ultima camicia,

che lu cuore assai mi brucia, già mi sento soffocato. È l’ultimo giorno…

…de patriarcato.
E va bene, amore mio, a lasagna faccio io, ma verrà tutto bruciato e già lo so, rimpiangerai.

O patriarcato!

Mo che faccio è lavatrici, già lo saccio che mi dici,
bianco e nero, un po’ bucato, int’u culu ammemmata, era meglio patriarcato.
Patriarcato.
Ma per amore lavo e stiro ad ogni ora, per amore butto pure a spazzatura, io per amore faccio tutto ciò che è contro natura.

Tutti i giorni apericena
C’ha commare a Filumena
Vuoi fare un shopping cu Concetta
E un cucchione a casa stretta?
Scegli tu la trasmissione
Scegli pure la posizione

Mo che altro minchia vuoi?
(voglio u toy boy
e che cazz è u toy boy)

E va bene amore mio, a lasagna faccio io,
com’è bello a fare l’ommo emanciapato,
com’è bello a fa’ un gonnuto.
Tu che fumi a sigaretta, io ca’ scopa e la paletta,
la mia donna prende il volo, io sto a casa a becchiarmela…
…..
Ma mi resta solo il tenero ricordo di una gocciolina gialla sopra il bordo che asciugavi con lo straccio profumato.

DO PATRIARCATU!

Il significato della canzone

Nella sua ultima provocazione musicale, Checco Zalone gioca abilmente con slogan e paradossi, ribaltando ideologie per mettere in luce le loro contraddizioni. La tecnica narrativa è chiara: esagerare situazioni quotidiane fino all’assurdo per stimolare una riflessione critica. “Per amore faccio tutto ciò che è contro natura”, canta il protagonista con esasperata dedizione, usando l’iperbole come strumento comico.

L’artista pugliese costruisce un universo paradossale dove i ruoli di genere vengono capovolti in modo grottesco. Il marito, improvvisamente privato delle sue presunte prerogative patriarcali, abbraccia i lavori domestici con uno zelo che sconfina nel ridicolo, rivelando così quanto siano artificiali certe costruzioni sociali.

La scelta dell’8 marzo come data di pubblicazione non è casuale, ma aggiunge un ulteriore livello di provocazione. Zalone affida la sua satira all’intelligenza dello spettatore, arricchendola con raffinate citazioni musicali e riferimenti culturali che elevano il contenuto oltre la semplice battuta.

Le reazioni polarizzate non tarderanno ad arrivare, dividendo il pubblico tra indignazione e approvazione. Tuttavia, l’intento dell’autore sembra essere proprio questo: utilizzare il paradosso come pretesto per una risata che inviti alla riflessione, trasformando l’umorismo in uno strumento di analisi sociale proprio nella giornata dedicata alla prospettiva femminile.

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