Un finale incredibile per una stagione emozionante. Lewis Hamilton, su McLaren Mercedes, si laurea campione del mondo ad Interlagos al termine di una gara che ha riservato un epilogo assolutamente inimmaginabile. Il “Wonder Boy” della Formula 1, prima del Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento della stagione, era il leader in classifica generale, con 94 punti, 7 più del suo rivale, il brasiliano della Ferrari Felipe Massa. Gli bastava dunque un quinto posto per coronare il suo sogno, ma il destino ha voluto che la sua impresa non sia stata così agevole come ci si poteva aspettare. Il pilota della scuderia di Maranello dapprima conquista la pole position, mentre Hamilton parte dalla seconda fila, con il quarto tempo, e domina poi, incontrastato, il GP del Brasile. A due giri dal termine l’inglese è quinto ma viene sorpassato dal baby Sebastian Vettel, grande rivelazione della stagione. Il fantasma del secondo campionato di fila sfumato all’ultima gara si materializza nella mente del pilota della McLaren, mentre è ormai tutto pronto per la festa Ferrari. A pochi metri dal traguardo, alla penultima curva, arriva però l’episodio che decide il Mondiale: Timo Glock, che monta gomme da asciutto, non riesce più a tenere con la sua Toyota la pista a causa della pioggia torrentizia ed è costretto a rallentare, perdendo la quarta posizione. Hamilton può così superare il tedesco e conquistare i 4 punti necessari per laurearsi campione. Beffa incredibile per Massa, che già pregustava il trionfo davanti al proprio pubblico. La Ferrari si consola con il titolo costruttori, per il brasiliano, in lacrime, sono solo applausi convinti.
