Maschere di Carnevale: i personaggi tradizionali - StudentVille
Maschere di Carnevale: i personaggi della tradizione

Maschere di Carnevale: i personaggi della tradizione

Maschere di Carnevale: le maschere e i personaggi tradizionali del Carnevale italiano insieme alle loro storie più famose.

MASCHERE DI CARNEVALE: I PERSONAGGI DELLA TRADIZIONE

Carnevale è una festa davvero allegra e spensierata, ma anche tradizione, che ritroviamo nelle tante maschere che riescono a colorare e rallegrare l’atmosfera di questa festa così divertente. L’Italia, in particolare, ha una grande ricchezza di personaggi regionali di Carnevale nate da diversi contesti: dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, o create come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. Le maschere, in generale, hanno il compito di scacciare le forze del male, l’inverno e di aprire la strada per l’arrivo della primavera: per questo motivo sono associate al Carnevale. Vediamo allora quali sono le maschere più importanti di tutte le regioni italiane per rispolverare un po’ la tradizione e conoscerle più da vicino.

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PERSONAGGI DI CARNEVALE TRADIZIONALI: LE MASCHERE

I personaggi della tradizione popolare carnevalesca sono tantissimi e ogni regione ha la sua, come simbolo di connotazione sociale e culturale. In questa panoramica ti mostreremo le maschere tradizionali più famose e conosciute. Travestirsi è uno dei riti che caratterizzano il Carnevale e ha una origine antichissima, tanto che ogni regione, ogni città, ogni luogo d’Italia ha la propria immagine grazie al personaggio che lo rappresenta. È nel Rinascimento e nella Commedia dell’Arte che possiamo rintracciare gli archetipi delle maschere che sono diventate con il tempo un simbolo, grazie alle loro caratteristiche peculiari di costume. Ecco, quindi, una carrellata delle maschere della tradizione carnevalesca italiana:

  • ARLECCHINO

    Originario di Bergamo bassa, è una delle maschere più antiche; ha un carattere stravagante, è un personaggio scapestrato e non è un gran lavoratore, ma fa ridere tutti con le sue battute. Il suo abito è composto da un giubbetto corto e un paio di pantaloni a triangoli colorati.

  • BRIGHELLA

    Il nome deriva dalla parola “briga”, cioè intrigo: questa maschera infatti è in grado di dirigere gli imbrogli che vengono compiuti in scena. Il personaggio ha origine dalla Bergamo alta. Porta una camicia e pantaloni bianchi. Il suo viso ha una espressione cinica, il naso adunco i baffetti ricurvi.

  • GIANDUJA 

    Maschera piemontese con un vestito con giacca marrone, panciotto giallo, cappello a tre punte e parrucca col codino girato all’insù, sulla cui punta spicca un nastrino rosso. E’ un galantuomo allegro, coraggioso, che ama il buon vino e la buona tavola.

  • PANTALONE

    È una maschera veneziana del XVI che raffigura un vecchio mercante veneziano avaro e brontolone. Indossa un giubbetto rosso stretto alla cintura, calzoni e calze attillate, mantello nero sulle spalle, scarpettine gialle con punta all’insù.

  • COLOMBINA

    Famosissima maschera veneziana, impersona la servetta graziosa, seducente, astuta, vivacissima… diciamo che è un Arlecchino al femminile! Ha un vestito semplice con delle balze sul fondo, un grembiule con qualche toppa e un berretto bianco in testa.

  • PULCINELLA

    È la maschera più antica d’Italia, raffigurata con due gobbe ed il naso adunco. Vive alla giornata tra i quartieri popolari di Napoli, indossando un camicione bianco con larghi pantaloni bianchi, un cinturone nero in vita; ha il ventre sporgente, scarpette nere, un cappuccio bianco in testa e una grossa maschera al viso che lascia scoperta solo la bocca. Cammina goffamente e gesticola in modo eccessivo.

  • SCARAMUCCIA

    Anche questa è una maschera napoletana, una sorta di  buffone che si diverte a far scherzi. Fa sempre a botte ma le prende anche! Porta pantaloni alla zuava con le calze lunghe, una giacca corta, un mantello, un basco nero in testa ed una maschera nera che gli copre il viso.

  • DOTTOR BALANZONE

    È una maschera bolognese e rappresenta un dottore molto saccente e chiaccherone che in realtà è un pò lestofante. Indossa un abito nero e una lunga toga nera con in vita una grossa cintura alla quale porta appeso un fazzoletto bianco.

  • MENEGHINO

    Maschera milanese, simbolo della città che incarna la schiettezza e l’onestà: come tutti i milanesi, almeno così vuole la tradizione, è un gran lavoratore. Il suo costume è costituito da una lunga casacca verde orlata di rosso, un panciotto decorato a fiorami, calze a righe orizzontali bianche e rosse.

  • CAPITAN SPAVENTA

    Maschera nata in Liguria. Il suo nome intero è Capitan Rodomonte Spaventa di Val d’Inferno ed è uno spadaccino che preferisce ferire con le parole piuttosto che con la spada. Il suo abito è colorato a strisce gialle e arancioni e ha un grosso cappello piumato, ricchi stivali ed un’enorme spada da moschettiere.

  • BEPPE NAPPA

    È una maschera nata in Calabria, spensierata e felice, che adora cantare e ballare, combinando a volte qualche guaio. Ha un lungo naso, è molto buffo, indossa un abito bianco con maniche lunghissime, un paio di scarpe con sopra delle palline colorate e ha in testa un cappello nero.

  • RUGANTINO

    Maschera romana, con un brutto carattere, scortese e scorbutico; indossa pantaloni, panciotto colorato e giacca rossi, calza scarpe con grandi fibbie e porta un grosso cappello a due punte tipo gendarme. Il suo nome deriva senza dubbio da “rugare” cioè “brontolare, borbottare”.

  • STENTERELLO

    È una maschera della Toscana, astuta, ottimista e saggia. Indossa una giacca blu con il risvolto delle maniche a scacchi rossi e neri; ha un panciotto puntinato verde pisello, dei pantaloncini scuri e corti; una calza rossa e una a strisce bianco-azzurro e le scarpe nere. Porta in testa un cappello nero a barchetta e una parrucca col codino.

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