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Collegamenti per l'orale di Maturità: il razzismo

Collegamenti per l'orale di Maturità: il razzismo

Il razzismo rappresenta un fenomeno complesso che attraversa numerose discipline, offrendo agli studenti maturandi l’opportunità di costruire un percorso interdisciplinare ricco e articolato: analizziamo i principali collegamenti che potrai sviluppare durante il colloquio orale di Maturità.

Tutti i collegamenti interdisciplinari sul razzismo

DisciplinaEsempi PrincipaliCollegamenti Chiave
Letteratura ItalianaVerga, Pirandello, Flaiano, Primo LeviRappresentazione dell’alterità, colonialismo italiano, narrativa di testimonianza
Letteratura StranieraWright, Morrison, Césaire, Harper Lee, AdichieMovimento della Négritude, letteratura afroamericana, esperienza della diaspora
StoriaLeggi razziali (1938), Manifesto della razza, colonialismo in AfricaRazzismo scientifico, discriminazione istituzionalizzata, apartheid sudafricano
FilosofiaHegel, Sartre, Arendt, Kant, LévinasDialettica servo-padrone, malafede esistenzialista, etica del riconoscimento
ArtePicasso, Basquiat, Blake, SchifanoPrimitivismo, denuncia sociale, rappresentazione del potere, iconografia della disumanizzazione
Educazione CivicaArticolo 3 Costituzione, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Legge MancinoPrincipi di uguaglianza, normative antidiscriminazione, intersezionalità
ScienzeDarwinismo sociale, genetica contemporaneaPseudo-scienze razziali, confutazione biologica delle teorie razziste

La forza di un’argomentazione interdisciplinare risiede nella capacità di mostrare come il razzismo abbia influenzato diversi ambiti culturali e come diverse discipline abbiano contribuito sia alla costruzione che alla decostruzione di pregiudizi razziali. Questa tabella rappresenta solo un punto di partenza – il valore del tuo colloquio dipenderà dalla capacità di stabilire collegamenti personali e originali tra questi elementi, dimostrando una comprensione profonda del fenomeno razzista nelle sue molteplici manifestazioni storiche e contemporanee.

Collegamenti Maturità: il razzismo nella Letteratura

Letteratura italiana

Nella letteratura italiana, il tema dell’alterità emerge con forza in diversi autori. Giovanni Verga, pur non affrontando esplicitamente il razzismo, presenta nelle sue novelle siciliane un meccanismo di esclusione sociale che riflette la mentalità dell’epoca. I contadini e i pescatori vengono descritti quasi come “razze” diverse, visti attraverso lo sguardo distaccato della narrazione verista.

Luigi Pirandello affronta il tema dell’identità e dell’alterità in modo più diretto. Nel romanzo “Il fu Mattia Pascal”, il protagonista sperimenta l’essere “altro da sé”, condizione che richiama lo straniamento vissuto dalle vittime di discriminazione razziale. La sua celebre “maschera” diventa metafora delle etichette imposte basate su differenze etniche o culturali.

Primo Levi, con “Se questo è un uomo”, documenta come l’alterità fisica e culturale dei deportati venisse sfruttata per giustificare lo sterminio, mentre Ennio Flaiano nel romanzo “Tempo di uccidere” affronta le contraddizioni dell’impresa coloniale italiana in Etiopia, evidenziando il razzismo strutturale che la sosteneva.

Letteratura straniera

Nella letteratura americana, il razzismo è tema centrale in opere come “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee e nei lavori di autori afroamericani come Richard Wright (“Native Son”) e Toni Morrison (“Beloved”), che analizzano le conseguenze psicologiche e sociali del razzismo istituzionalizzato.

Il movimento della Négritude, fondato negli anni ’30 da Aimé Césaire, Léopold Sédar Senghor e Léon Damas, ha rappresentato una risposta culturale al razzismo coloniale, celebrando l’identità nera contro l’assimilazionismo. La poesia di Césaire esprime potentemente questa rivendicazione identitaria.

Chimamanda Ngozi Adichie, autrice contemporanea, esplora in “Americanah” il concetto di micro-razzismo quotidiano, offrendo una prospettiva attuale sul tema.

Collegamenti Maturità: il razzismo nella Storia

Storicamente, il razzismo come ideologia strutturata emerge nel XIX secolo con il razzismo scientifico, che tenta di dare basi “biologiche” alle differenze tra gruppi umani. Questa pseudo-scienza fornisce la giustificazione teorica per il colonialismo europeo e l’imperialismo.

In Italia, le leggi razziali del 1938 rappresentano un momento cruciale, con l’introduzione ufficiale della discriminazione antisemita nello stato italiano. Il Manifesto della razza, firmato da scienziati italiani, testimonia la complicità dell’intellighenzia nella costruzione dell’ideologia razzista di stato.

Un confronto con le Leggi di Norimberga (1935) rivela pattern simili nell’uso della burocrazia per normalizzare la discriminazione. Nel contesto globale, l’apartheid in Sudafrica (1948-1991) e la segregazione razziale negli Stati Uniti rappresentano esempi significativi di razzismo istituzionalizzato nel XX secolo, contro cui si sono battuti Nelson Mandela e Martin Luther King Jr.

Collegamenti Maturità: il razzismo nella Filosofia

La riflessione filosofica sul razzismo si intreccia con il concetto di “altro” e la dialettica tra identità e differenza. Nella filosofia hegeliana, la dialettica servo-padrone può essere interpretata come paradigma delle relazioni di dominio, incluse quelle basate sulla razza.

Jean-Paul Sartre, nell’opera “L’antisemitismo” (1946), analizza il razzismo come una forma di malafede, un’inautenticità che permette di sfuggire alla responsabilità della propria libertà proiettando sull’altro paure e insicurezze.

Hannah Arendt, in “Le origini del totalitarismo”, evidenzia come il razzismo sia stato funzionale ai regimi totalitari, contribuendo a creare la categoria dell'”uomo superfluo”, privato di diritti e dignità.

Un paradosso significativo emerge analizzando l’Illuminismo: Kant, celebrato per i principi egalitari, nel “Saggio sulle razze” (1775) definisce gerarchie razziali usando pseudo-logiche scientifiche, dimostrando la manipolabilità dei concetti filosofici.

Collegamenti Maturità: il razzismo e l’Arte

L’arte ha rappresentato e denunciato il razzismo attraverso diversi linguaggi espressivi. Il primitivismo nelle avanguardie di inizio ‘900, pur apprezzando l’arte africana e oceanica, rifletteva spesso uno sguardo eurocentrico.

Pablo Picasso, con “Les Demoiselles d’Avignon” (1907), incorpora maschere africane in una rappresentazione rivoluzionaria che, tuttavia, mantiene elementi di esotizzazione. L’artista Jean-Michel Basquiat utilizza nei suoi dipinti elementi della cultura afroamericana per denunciare il razzismo strutturale nella società americana.

William Blake, nella “Tratta degli schiavi” (1796), rappresenta i corpi neri come merce, anticipando tecniche di disumanizzazione poi riprese dai regimi totalitari. In Italia, Mario Schifano negli anni ’70 usa collage con simboli nazifascisti per denunciare i residui di razzismo nella società contemporanea.

Collegamenti Maturità: il razzismo e l’Educazione Civica

La lotta contro il razzismo è principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico. L’articolo 3 della Costituzione italiana afferma l’uguaglianza di tutti i cittadini “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

A livello internazionale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e la Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1965) rappresentano pietre miliari nella tutela giuridica contro il razzismo.

In Italia, la Legge Mancino (1993) punisce specificamente l’incitamento all’odio razziale. Un’analisi critica potrebbe confrontare l’aumento dei crimini d’odio in Europa con le politiche migratorie dell’UE, evidenziando le contraddizioni tra principi dichiarati e pratiche reali.

Negli ultimi anni, il dibattito si è evoluto verso il concetto di intersezionalità, che riconosce come diverse forme di discriminazione possano sovrapporsi, creando sistemi complessi di oppressione che richiedono approcci integrati per essere contrastati efficacemente.

Come sviluppare un discorso interdisciplinare

Affrontare il colloquio orale richiede una strategia ben definita. Inizia il tuo discorso con un’introduzione che presenti il tema del razzismo come fenomeno trasversale, evidenziando la sua rilevanza storica e contemporanea. Procedi collegando 3-4 discipline in modo fluido, evitando transizioni forzate. Ad esempio, potresti partire dalla letteratura con Primo Levi, passare alla filosofia con Hannah Arendt e concludere con l’educazione civica citando l’articolo 3 della Costituzione.

Utilizza termini specifici come “stereotipo”, “alterità” o “deumanizzazione” per dimostrare padronanza dell’argomento. Conclude con una riflessione personale sul ruolo dell’educazione nel contrastare i pregiudizi, mostrando maturità intellettuale e pensiero critico. Ricorda: la commissione non valuta la quantità di nozioni, ma la tua capacità di stabilire connessioni significative tra diverse aree del sapere.

 

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