L’isola che non c’è di Edoardo Bennato
Alzi la mano chi non abbia mai cantato “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato, un brano (il cui testo e significato trovate di seguito) che risale al 1980. La canzone fa parte dell’album “Sono solo canzonette” e parla di un’isola immaginaria dove tutto sembra perfetto, lontano dalle preoccupazioni di ogni giorno. Si tratta di un singolo che non ha mai smesso di riscuotere successo tanto che, negli anni, molti sono stati gli artisti che hanno voluto crearne una cover. Tra questi, una curiosità: anche Luca Barbarossa la interpreta spesso durante il suo programma Radio 2 Social Club e, per l’occasione, Edoardo Bennato ha riscritto e reinterpretato i primi versi della canzone creando una versione speciale da usare come jingle per il programma. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul brano.
Il testo di L’isola che non c’è di Edoardo Bennato
La canzone è ispirata alle avventure di Peter Pan di James Matthew Barrie. Richiama il concetto di un luogo fantastico e fuori dalla realtà, proprio come l’Isola che non c’è di Peter Pan, dove i sogni e le avventure non finiscono mai. L’idea di un’isola immaginaria, lontana e irraggiungibile, riflette il tema della ricerca della felicità e della libertà, così centrale nel racconto di Barrie.
Questo, il testo della canzone.
Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’è
Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po’ preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un’isola che non c’è
E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà
Son d’accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c’è mai la guerra
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è
E non è un’invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da te
Son d’accordo con voi, niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio né violenza, né soldati né armi
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è
Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l’isola che non c’è
E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te
Il significato di L’isola che non c’è di Edoardo Bennato
“L’Isola che non c’è” parla di un sogno, di un mondo ideale dove tutto è perfetto: niente guerre, odio, violenza. L’isola che Bennato canta non è un posto fisico, ma un simbolo di libertà e armonia, qualcosa che molti pensano non possa esistere. Ma il messaggio della canzone è chiaro: non è per forza un sogno irraggiungibile. Il brano inizia descrivendo la strada per arrivare a questa isola, ma poi ci fa riflettere su come la ragione e il realismo ci facciano pensare che un posto del genere non possa davvero esistere. Bennato ci invita a non dare retta a chi dice che è tutto fantasioso. Crederci non è follia, è un atto di coraggio.
L’isola che non c’è è descritta come un luogo senza ladri, senza guerre, senza nemici. Un posto perfetto, senza bisogno di polizia o soldati. È un ideale che, anche se sembra impossibile, esiste per chi ha il coraggio di sognare. Alla fine, Bennato dice che chi ride di chi cerca un mondo migliore è in realtà più pazzo di chi ci crede. Il messaggio è chiaro: non bisogna arrendersi alla realtà grigia, ma continuare a cercare e credere nell’isola che non c’è. Solo così si può davvero trovarla.
Leggi anche:
- Brunori Sas: testo e significato di “L’albero delle noci”, il brano in gara a Sanremo 2025
- Giorgia: testo e significato di “La cura per me”, il brano in gara a Sanremo 2025
- Francesco Gabbani: testo e significato di “Viva la vita”, il brano in gara a Sanremo 2025
Foto copertina via Pagina Facebook di Edoardo Bennato