Studentessa disabile e la rampa mancante a scuola - StudentVille

Manca la rampa per la palestra e la studentessa disabile non può fare educazione fisica

Cosa succede quando manca la rampa per la palestra e una studentessa disabile non può scendere? Ecco cosa succede in un liceo romano...
Manca la rampa per la palestra e la studentessa disabile non può fare educazione fisica

Manca la rampa per la palestra: cosa succede alla studentessa disabile?

Un episodio davvero spiacevole quello che riguarda il liceo Caetani di Roma: manca la rampa per scendere in palestra e così i gradini impediscono ad una studentessa disabile di accedere. La denuncia arriva dalla mamma della ragazza, visto che quando i compagni di scuola fanno educazione fisica lei purtroppo è costretta a restare in aula con l’insegnante di sostegno. Un problema che va avanti ormai da mesi e che sta colpendo a livello psicologico l’adolescente, come ha raccontato la stessa mamma attraverso le pagine del Corriere della Sera.

Manca la rampa per la palestra e la studentessa disabile non può fare educazione fisica

Manca la rampa per la palestra: la risposta del Preside

In realtà la dirigente scolastica Olimpia Tirri afferma che la realtà dei fatti è un’altra, visto che a turno alcuni compagni della ragazza restano in aula con lei per svolgere attività di educazione motoria. “È vero che per entrare in palestra ci sono dei gradini che rendono difficile l’accesso di una persona disabile. Il problema è che la nostra scuola è un ex convento e la palestra si trova dove un tempo c’era la cripta. È impossibile montare uno scivolo perché andrebbe a occupare troppo spazio e diventerebbe pericoloso. Purtroppo molte scuole, non solo questa, sono nate in edifici che erano adibiti ad altro e non hanno spazi adatti per le attività didattiche oltre a presentare limiti per i ragazzi disabili“, ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano.

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Manca la rampa per la palestra: cosa succederà

In realtà la Tirri sta già cercando una soluzione a questo problema, solo che è questione di tempo, perciò la mamma della disabile deve pazientare. Non c’è altra soluzione. “La nostra scuola ha una particolare attenzione per chi è in difficoltà. Il trenta per cento dei nostri alunni sono disabili. All’Open Day non ho nascosto nulla ai genitori. Stiamo lavorando per trovare soluzioni che non si presentano allo schioccare delle dita. All’interno dei fondi del Pnrr che serviranno a ristrutturare la scuola affinché possa avere il certificato di agibilità, faremo degli interventi anche nella palestra per dotarla di uscite di sicurezza che potranno servire anche per rendere facile l’accesso ai disabili“, ha concluso. La donna era addirittura disposta ad offrire all’istituto una rampa utilizzata per la salita in auto, tuttavia la scuola si è trovata costretta a rifiutare questo regalo in quanto tutto quello che si trova a scuola deve essere regolamentato e non è pensabile avere una rampa smontabile a seconda dei casi.

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