La manovra economica 2026 introduce un pacchetto di misure destinate ai giovani, articolato su più fronti per garantire continuità formativa e sostegno concreto a studenti e famiglie. Gli interventi si concentrano su tre ambiti principali: istruzione, sport e sociale, con investimenti che coprono il biennio 2026-2027.
Tra gli stanziamenti previsti figurano 60 milioni di euro annui per i centri estivi e i servizi socioeducativi comunali, 3 milioni per l’Erasmus italiano nel 2026 e 2 milioni per i voucher sportivi nel 2027. Il piano finanzia inoltre progetti di educazione al rispetto e alla prevenzione della violenza di genere nelle scuole.
Le finalità dichiarate puntano a promuovere benessere, integrazione sociale e parità di accesso alle opportunità formative e ricreative per i ragazzi.
L’istruzione: Erasmus italiano e prevenzione in classe
Il rifinanziamento dell’Erasmus italiano destina 3 milioni di euro per il 2026 a borse di studio e percorsi accademici innovativi, incentivando la mobilità tra atenei nazionali per favorire una crescita formativa integrata degli studenti universitari.
Parallelamente, la manovra introduce corsi sperimentali di primo soccorso rivolti a studenti maggiorenni e docenti di scienze motorie, per dotare la comunità scolastica di competenze salvavita concrete. Sul fronte della prevenzione, vengono stanziati 7 milioni di euro destinati a contrastare bullismo, cyberbullismo e violenza di genere attraverso programmi specifici di educazione all’affettività e al rispetto, coinvolgendo attivamente le scuole nell’instaurare una cultura della consapevolezza relazionale e della sicurezza emotiva tra i giovani.
Il sostegno allo sport e ai centri estivi
La manovra istituisce un fondo permanente di 60 milioni di euro all’anno a partire dal 2026 destinato al potenziamento dei centri estivi e dei servizi socioeducativi comunali. Le risorse saranno gestite in collaborazione con enti pubblici e privati per garantire attività ricreative e formative durante i periodi di pausa scolastica, offrendo un supporto concreto alle famiglie.
L’intervento punta a rafforzare la continuità educativa attraverso una rete territoriale stabile di servizi che vanno oltre la semplice custodia, integrando percorsi formativi e occasioni di socializzazione. I comuni potranno programmare interventi strutturali invece di affidarsi a soluzioni temporanee.
Parallelamente vengono introdotti voucher sportivi riservati ai minorenni appartenenti a nuclei familiari con ISEE inferiore a 20.000 euro. Questi contributi coprono le spese di iscrizione e frequenza presso associazioni sportive dilettantistiche accreditate, facilitando l’accesso a discipline altrimenti fuori portata per molte famiglie.
L’obiettivo dichiarato è duplice: promuovere il benessere fisico dei ragazzi attraverso la pratica sportiva regolare e favorire l’integrazione sociale, riducendo il divario economico che spesso preclude opportunità formative essenziali per lo sviluppo.
I requisiti per richiedere i voucher sportivi
L’accesso ai voucher è riservato ai cittadini di età inferiore ai 18 anni regolarmente residenti in Italia. Il requisito economico principale prevede un ISEE del nucleo familiare inferiore a 20.000 euro. Il fondo nazionale dedicato, con una dotazione di 2 milioni di euro per il 2027, copre le spese di iscrizione e frequenza presso associazioni sportive dilettantistiche accreditate.
L’intervento mira a ridurre il divario sociale, permettendo ai ragazzi provenienti da contesti economici svantaggiati di praticare discipline sportive in modo continuativo. Un decreto interministeriale definirà ulteriormente le scadenze e le modalità tecniche per l’invio delle istanze da parte delle famiglie interessate.
Le strutture abilitate all’utilizzo dei voucher
I voucher possono essere utilizzati esclusivamente presso enti sportivi in possesso di specifici requisiti di accreditamento istituzionale. Le strutture devono risultare regolarmente affiliate a una Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal CONI, a una Disciplina Sportiva Associata o a un Ente di Promozione Sportiva qualificato.
Questo sistema di affiliazione garantisce che le associazioni rispettino standard qualitativi e organizzativi definiti, assicurando alle famiglie un’offerta sportiva certificata e controllata su tutto il territorio nazionale e locale.
L’educazione al rispetto nello sport
La manovra destina 2 milioni di euro nel 2026 al progetto sperimentale “Educare al rispetto nello sport”, rivolto alle scuole secondarie di primo grado in collaborazione con Sport e Salute S.p.a. L’iniziativa punta a prevenire bullismo, cyberbullismo e violenza di genere integrando l’attività fisica con percorsi di crescita civica e consapevolezza sociale.
L’obiettivo è utilizzare lo sport come strumento educativo per promuovere valori etici e rispetto reciproco tra i giovani studenti.