La Germania è pronta a mostrare la sua anima rockeggiante al resto del mondo. Nella speranza di convincere il pubblico, dopo anni di supremazia (o forse meglio dire monopolio) dei Rammstein, che il movimento rock tedesco è florido e pieno di artisti emergenti. Cavallo di battaglia dell’invasione teutonica è stato il singolo “Monsoon”, grazie alla band dei gemelli Bill e Tom Kaulitz, i quali hanno saputo puntare dritto al cuore delle teenager europee e non solo. La moda dei Tokio Hotel è scoppiata senza preavviso, riscuotendo un successo inaspettato, che in Italia si è tradotto in un moltiplicarsi degli ascolti delle trasmissioni prettamente per teenager dell’emittente Mtv. Dopo i quattro giovani tedeschi altre band si affacciano ora sul panorama europeo: partiamo dai Cinema Bizarre, gruppo nato da un idea telematica. I cinque componenti, infatti, si sono conosciuti in un forum a tema, ed è lì che hanno deciso di formare, nel 2005, una band che accomuna non solo la stessa passione per il phard e l’ombretto, ma soprattutto un modo di intendere la musica basato su testi fortemente emotivi e sonorità new wave, che rimandano un po’ ai Duran Duran dei tempi passati. Appassionati di manga e di cultura giapponese, i Cinema Bizarre conquistano da subito il consenso dei fan in patria, nel 2007 esce il loro primo single cd “Lovesongs (They Kill Me)” e con l’esordio, in occasione di uno dei festival più importante d’europa, il “The Dome”, si consacrano come nuove icone emo del panorama tedesco, al fianco di Bill Kaulitz & co.
Non solo Tokio Hotel
Dilaga il rock made in Germany: sulla scia della band di Bill Kaulitz vi presentiamo Cinema Bizarre, Nevada Tan a.k.a. Panik e LaFee
Largo consenso stanno avendo anche i Nevada Tan a.k.a. Panik, dal look più genuino, che con il loro album d’esordio “Niemand Hört Dich”, hanno raggiunto il traguardo delle 100mila copie vendute e delle 26 settimane nelle classifiche tedesche. Grazie ad un vero e proprio esercito di fan, che va dalla Francia fino alla Russia, ma che si consolida soprattutto in Germania e in Austria, i Panik hanno ottenuto due nomination agli Echo Awards, massimo riconoscimento tedesco in ambito musicale. E’ già chiara dal singolo “Revolution”, la carica nu metal che i sei ragazzi riescono a trasmettere, combinando i testi rap al suono duro delle chitarre, con riff che rimandano molto ai ben conosciuti Linkin’ Park. Da i primi di questo mese la formazione, capitanata dal cantante e chitarrista Timo Sonnenschein, è in tournée, in attesa di dare alla luce il secondo album, previsto entro l’estate.
Dulcis in fundo troviamo la giovanissima LaFee, pseudonimo di Christina Klein, classe 1990, la quale in patria è divenuta, grazie all’album omonimo d’esordio, la reginetta incontrastata della scena Rock/Pop con le sue 300mila copie vendute, conquistando subito il disco di platino. In Italia è forse la più conosciuta tra le nuove leve tedesche, visto anche il gossip che la vedeva protagonista di un flirt con Bill Kaulitz .
Christina viene scoperta all’età di 13 anni dal produttore musicale Bob Arnz, durante un concorso per giovani artisti, il “Kiddy Contest”, mentre cantava la canzone “Mandy”. Con quell’aspetto da rocker ribelle e una voce pulita, che si adagia con una facilità impressionante tra il suono di chitarre e bassi aggressivi e tempi che fanno pensare al più cattivo tra i pezzi metal, Lafee ha riscontrato grande successo anche in Italia con l’album del 2008 “Jetzt Erst Recht”, pubblicizzato dal singolo “Heul Doch”, ormai in heavy rotation in tutte le tv musicali nostrane. La giovane rocker, tuttora, può vantare all’attivo due “BRAVO awards” e due “Echo awards”, nelle categorie “Best Female Act Local” e “Best Newcomer”. Una carriera da sogno per una ragazza appena non ancora maggiorenne.
Dario Esposito La Rossa