Ora Legale 2025: quando inizia e quando finisce
L’ora legale nel 2025 avrà inizio nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30 marzo, momento in cui gli orologi verranno spostati un’ora in avanti, dalle 02:00 alle 03:00, regalandoci così più luce nelle ore serali. Questa pratica, che si ripete ogni anno, vedrà il suo termine nella notte tra sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre, quando gli orologi verranno riportati un’ora indietro, segnando il ritorno all’ora solare.
A cosa serve l’ora legale e quando è stata istituita
L’introduzione dell’ora legale risale alla prima guerra mondiale, adottata con l’intento di risparmiare energia ottimizzando l’uso della luce solare durante le ore serali. L’Italia ha adottato questa misura per la prima volta nel 1916, seguendo l’esempio di altri Paesi. L’obiettivo principale rimane quello di ridurre il consumo di energia elettrica, sfruttando al meglio la luce naturale del sole nelle attività quotidiane.
L’ora legale ha poi conosciuto periodi di sospensione e reintroduzione, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale. L’introduzione ufficiale del cambio dell’ora in Europa avvenne nel 1966, con la maggior parte dei paesi europei, ad eccezione di Russia, Islanda e Bielorussia, che aderirono a questa pratica. Dal 1996, l’Unione Europea ha uniformato le prassi del cambio d’ora tra gli stati membri, da applicarsi dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.
Con l’ora legale si dorme di più o di meno?
Con l’introduzione dell’ora legale si dorme un’ora in meno. Questo piccolo sacrificio viene però compensato da serate più lunghe e luminose, che molti apprezzano durante la primavera e l’estate. Al termine dell’ora legale, quando gli orologi vengono spostati indietro, si guadagna un’ora di sonno.
Quanto risparmiamo con l’ora legale?
Durante i sette mesi di ora legale, l’Italia riduce il consumo di energia elettrica. Ad esempio, nel 2024 sono stati risparmiati 340 milioni di kWh, equivalenti al fabbisogno annuale di circa 130.000 famiglie. In passato, tra il 2004 e il 2023, l’adozione dell’ora legale ha permesso un risparmio totale di 11,7 miliardi di kWh.
L’ora legale ha generato risparmi economici rilevanti. Nel 2024, il risparmio è stato stimato in 75 milioni di euro. In anni precedenti, il risparmio annuo è stato calcolato intorno ai 180-190 milioni di euro. Se l’ora legale fosse adottata permanentemente, il risparmio potrebbe salire a circa 382 milioni di euro all’anno. L’uso ridotto di energia elettrica contribuisce anche a diminuire le emissioni di CO2: nel 2024, sono state evitate circa 160.000 tonnellate di CO2 grazie all’ora legale.
Tuttavia, lo spostamento di un’ora avanti può influenzare negativamente il sonno, causando difficoltà nell’addormentarsi e peggioramento della qualità del riposo, a causa dell’impatto sulla produzione di melatonina.
Perché l’Ora Solare non è stata ancora abolita?
L’abolizione del cambio dell’ora in Italia non è ancora avvenuta principalmente per via di ritardi legislativi causati dalla pandemia di Covid-19. Sebbene il Parlamento Europeo abbia approvato una risoluzione nel 2019 per abolire il cambio orario, consentendo agli Stati membri di scegliere il proprio fuso orario standard, il Consiglio Europeo non ha ancora raggiunto un accordo definitivo. Questo slittamento ha impedito l’attuazione di una direttiva unica, lasciando così la questione irrisolta anche in Italia