Il ricordo di Giulia Cecchettin: premi di laurea e memoria di una vita spezzata

Il ricordo di Giulia Cecchettin: premi di laurea e memoria di una vita spezzata

Il ricordo di Giulia Cecchettin: premi di laurea e memoria di una vita spezzata

Giulia Cecchettin avrebbe compiuto 24 anni il 5 maggio 2025. La studentessa di Ingegneria Biomedica dell’Università di Padova, vittima di femminicidio l’11 novembre 2023, è diventata simbolo della lotta contro la violenza di genere. La sua memoria continua a vivere attraverso iniziative accademiche che ne celebrano il talento e la determinazione.

I premi di laurea istituiti in suo nome rappresentano un tributo al suo percorso interrotto e un impegno concreto per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne.

La cerimonia a Padova: un tributo accademico nel giorno più simbolico

Il 5 maggio 2025, giorno in cui Giulia Cecchettin avrebbe compiuto 24 anni, l’Università di Padova ha ospitato una toccante cerimonia commemorativa trasformando una data di dolore in un momento di celebrazione del merito accademico. L’evento, tenutosi nell’aula magna dell’ateneo patavino, ha visto la consegna di prestigiosi riconoscimenti istituiti per mantenere viva la memoria della giovane studentessa.

Otto brillanti neolaureate hanno ricevuto i premi in memoria di Giulia: cinque studentesse laureate con il massimo dei voti in Ingegneria Biomedica – lo stesso percorso di studi intrapreso da Giulia – e tre laureate magistrali della scuola di Psicologia. I riconoscimenti, promossi da Invitalia e dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, rappresentano un ponte simbolico tra il talento spezzato di Giulia e le nuove generazioni di professioniste.

La scelta della data non è stata casuale. Come ha spiegato lo stesso Gino Cecchettin, padre di Giulia presente alla cerimonia, non ha avuto esitazioni quando la rettrice gli ha proposto di tenere l’evento proprio nel giorno del compleanno della figlia. Una decisione che ha trasformato un anniversario di nascita in un’occasione per celebrare l’eccellenza e il futuro che a Giulia è stato negato.

Le tesi premiate sono state selezionate da una commissione che ha valutato non solo il punteggio conseguito, ma anche il rigore scientifico e metodologico dei lavori, oltre alle potenziali ricadute applicative delle ricerche. Gino Cecchettin ha chiesto di poter leggere personalmente gli elaborati, sottolineando così l’importanza di questo legame tra la memoria di sua figlia e il proseguimento del suo ideale percorso accademico attraverso altre giovani donne.

Le parole commosse di un padre nel giorno del ricordo

Durante la cerimonia di premiazione, Gino Cecchettin ha preso la parola con voce tremante, ricordando che proprio quel giorno sua figlia avrebbe compiuto 24 anni. “Ora è un giorno intriso di dolore”, ha dichiarato rivolgendosi agli studenti presenti, “perché non è più festeggiamento, bensì ricordo, ma quel dolore che mi accompagna è lo stesso che mi ha dato la possibilità di dar vita a una Fondazione che porta il nome di Giulia”.

Il padre ha espresso il desiderio di leggere personalmente gli elaborati premiati, selezionati da un’apposita commissione che ha valutato i lavori non solo per la votazione conseguita, ma anche per il rigore scientifico, la metodologia applicata e le potenziali ricadute pratiche. Le tesi rappresentano l’eccellenza accademica che Giulia stessa stava per raggiungere prima che la sua vita venisse spezzata.

Al termine del suo intervento, visibilmente emozionato, Cecchettin ha allargato il suo pensiero a tutte le altre vittime di femminicidio, donne che hanno visto “le loro vite spezzate, o compromesse dalla violenza”. Un appello che trasforma il dolore personale in un messaggio universale di sensibilizzazione, rendendo la memoria di Giulia un simbolo nella lotta contro la violenza di genere.

La vita spezzata e l’eredità di una giovane studentessa

Giulia Cecchettin era una brillante studentessa di 22 anni la cui vita è stata tragicamente interrotta l’11 novembre 2023 a Fossò, in provincia di Venezia, per mano dell’ex fidanzato. Il suo omicidio, avvenuto appena pochi giorni prima della discussione della tesi di laurea prevista per il 16 novembre, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana, generando manifestazioni e una rinnovata attenzione sul tema della violenza di genere.

L’eco della sua storia ha prodotto cambiamenti concreti: il Parlamento italiano ha approvato un pacchetto di leggi per rafforzare le tutele esistenti a protezione delle donne, mentre il numero antiviolenza 1522 ha registrato un significativo aumento di denunce e richieste d’aiuto nei tre mesi successivi, fenomeno che gli esperti hanno definito “effetto Giulia Cecchettin”.

Il 2 febbraio 2024, l’Università di Padova ha conferito a Giulia la laurea alla memoria in ingegneria biomedica durante una cerimonia pubblica, un momento di forte commozione per i familiari presenti. Proprio il padre Gino e la sorella Elena hanno intrapreso un’intensa attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere, istituendo una fondazione che porta il nome della giovane. Nel giorno del suo compleanno, Elena ha condiviso sui social un toccante ricordo della sorella, testimoniando come la memoria di Giulia continui a ispirare azioni concrete per un cambiamento culturale necessario.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti