Rocco Hunt a Sanremo: Mille vote ancora e il legame con la scuola

Rocco Hunt a Sanremo: Mille vote ancora e il legame con la scuola

Rocco Hunt a Sanremo: Mille vote ancora e il legame con la scuola

Il Festival di Sanremo 2025 segna il ritorno atteso di Rocco Hunt sul prestigioso palco dell’Ariston con “Mille volte ancora”, un brano che rappresenta un profondo omaggio alle sue radici napoletane. La scelta del titolo in dialetto non è casuale, come ha spiegato lo stesso artista attraverso un reel diffuso sui canali social ufficiali della manifestazione.

Il pezzo si presenta come un viaggio emotivo nella sua terra d’origine, dove il rapper ha voluto cristallizzare l’immagine di “un quartiere qualunque o un bambino che sogna”, elementi che risuonano nelle prime strofe della canzone.

Questa nuova partecipazione al Festival rappresenta per Hunt non solo un’opportunità artistica ma anche un momento di riflessione sulla propria identità culturale, trasformando il palcoscenico sanremese in un ponte tra tradizione e innovazione musicale. Il brano si configura come una narrazione personale che trasforma esperienze individuali in un messaggio universale, capace di parlare al cuore di chi ha vissuto il complesso rapporto con le proprie origini.

Analisi del testo e critica sociale

Il brano si distingue per la sua commistione linguistica tra italiano e dialetto napoletano, creando un tessuto narrativo che intreccia nostalgia e desiderio di riscatto. Questa dualità espressiva riflette perfettamente il contrasto emotivo vissuto da chi cresce in contesti difficili, dove il bisogno di allontanarsi si scontra con il richiamo delle proprie radici.

Lo Stato è assente come noi in mezzo a quei banchi
Un foglio bianco dove scriverò mi manchi
Tutto quello che ti serve è nel quartiere
Studia oppure impara il mestiere

La narrazione autobiografica si espande fino a diventare voce collettiva di una generazione che condivide esperienze simili. Il ritornello, con la sua ripetizione di “a casa mia mille volte ancora”, sottolinea il legame indissolubile con le proprie origini, nonostante le difficoltà e la necessità di cercare opportunità altrove.

Il percorso artistico e formativo

Nato a Salerno nel 1994 nel quartiere di Pastena, Rocco Pagliarulo, in arte Rocco Hunt, ha mosso i primi passi nel mondo dell’hip hop a soli 11 anni. Prima del successo musicale, ha lavorato in una pescheria, utilizzando i guadagni per finanziare il suo primo video che ha attirato l’attenzione delle case discografiche.

Nel 2013 firma con Sony Music e pubblica ‘Poeta urbano’, lo stesso anno in cui consegue il diploma in ragioneria. La sua formazione è stata influenzata da tre elementi fondamentali: la famiglia, nonostante i mezzi limitati, la scuola tradizionale e quella che lui definisce ‘scuola della strada’, che hanno contribuito a plasmare la sua identità artistica.

Fonte immagine: AGI

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti