L’estate 2025 porta con sé una novità significativa nel panorama commerciale italiano: per la prima volta, la quasi totalità delle regioni ha scelto sabato 5 luglio come data di partenza per i saldi estivi. Questa programmazione unificata rappresenta un importante passo verso l’armonizzazione nazionale, lasciando solo le province autonome di Trento e Bolzano con calendari differenziati.
La decisione avrà un impatto considerevole sia sui consumatori, che potranno pianificare meglio i propri acquisti, sia sui commercianti, che beneficeranno di una maggiore chiarezza operativa.
Il debutto unificato e le eccezioni locali
La scelta del 5 luglio come data di partenza per i saldi estivi 2025 rappresenta un importante passo verso l’armonizzazione nazionale, coinvolgendo praticamente tutte le regioni italiane. Questa uniformità facilita sia i consumatori che i commercianti nella pianificazione degli acquisti e delle vendite.
Le province autonome di Trento e Bolzano mantengono invece la propria autonomia decisionale: mentre alcuni comuni della provincia di Bolzano inizieranno il 16 luglio, altri dovranno attendere il 22 agosto, creando un calendario differenziato anche all’interno dello stesso territorio provinciale.
Le date e le durate: panoramica regionale
Le regioni italiane mostrano approcci differenti nella gestione dei saldi estivi. L’Abruzzo e la Toscana optano per una durata di 60 giorni, mentre la Liguria sceglie il periodo più breve con soli 45 giorni fino al 18 agosto. La Sicilia si distingue permettendo i saldi fino al 15 settembre con sconti liberi tutto l’anno.
Le restrizioni sugli sconti anticipati variano considerevolmente: la Sardegna e la Liguria vietano promozioni fino a 40 giorni prima dell’inizio, mentre Calabria, Puglia e Valle d’Aosta limitano a 15 giorni. Alcune regioni come Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Umbria non pongono alcuna limitazione temporale agli sconti.
Le regole sugli sconti anticipati e i diritti dei consumatori
Le normative sui saldi variano significativamente tra le regioni, specialmente per quanto riguarda i divieti di sconti anticipati. Mentre alcune regioni come Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria permettono promozioni tutto l’anno, altre impongono restrizioni precise.
Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Toscana vietano sconti per 30 giorni prima dell’inizio ufficiale, mentre Sardegna e Liguria estendono il divieto fino a 40 giorni.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito l’obbligo di esporre chiaramente i prezzi sui cartellini, garantendo trasparenza totale negli acquisti. I negozianti che non rispettano questa norma rischiano multe, proteggendo così i consumatori da pratiche commerciali scorrette e assicurando la massima chiarezza durante il periodo dei saldi.