Sta tenendo tutti sulle spine ma alla fine sarà regolarmente al suo posto, pronto a trascinare a suon di finte, doppi passi, dribbling ubriacanti e gol spettacolari la sua nazionale verso un titolo solo sfiorato quattro anni fa. Cristiano Ronaldo vuole essere il grande protagonista di questi campionati europei, dopo aver guidato il Manchester alla vittoria della Champions League, e l’infortunio alla caviglia destra che lo sta tormentando negli ultimi giorni non lo fermerà certo. Per il favorito per il prossimo Pallone d’Oro sarà l’occasione di rifarsi dopo la beffa di Euro2004, quando la nazionale lusitana, paese ospitante, vide infrangersi il proprio sogno in finale contro la sorprendente Grecia. Il Portogallo, incluso nel Girone A, dovrà vedersela con Svizzera, Turchia e Repubblica Ceca. I rossocrociati, padroni di casa, sono una nazionale in forte ascesa e si candidano come possibile rivelazione di questa manifestazione. Il ct Kubi Kuhn sta cercando il giusto mix tra gioventù ed esperienza: il punto forte è sicuramente il centrocampo, in cui spiccano gli “italiani” Behrami e Inler, senza dimenticare il promettente Tranquillo Barnetta, esterno del Bayer Leverkusen nel mirino di diversi club nostrani, ma manca po’ di peso in attacco, reparto interamente sulle spalle del capitano Alexander Frei. Con i lusitani favoriti per il primo posto nel raggruppamento, la Svizzera dovrebbe dunque giocarsi la qualificazione con i cechi e i turchi. La nazionale di Karl Bruckner paga un momento di riassestamento, dopo l’addio di Pavel Nedved e la pesante defezione di Tomas Rosicky.La stella è sicuramente il portiere del Chelsea Peter Cech, ma occhio al reparto offensivo: oltre ai ben noti Koller e Baros scalpita il talentuoso Martin Fenin, ventunenne dal grande avvenire. Chiude il gruppo la Turchia del santone Fatih Terim: l’ex allenatore di Fiorentina e Milan è alle prese con un gruppo giovane, il cui fulcro è un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Belozoglu Emre. Le speranze turche sono affidate al duo d’attacco composto da Sanli Tuncay e Kahveci Nihat, e all’ala del Galatasaray Arda Turan, in cerca della consacrazione in campo europeo.
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Nel girone B spicca ovviamente la presenza della
Germania, data dai bookmakers tra le grandi favorite per la vittoria finale.
Joachim Low, succeduto a Klinsmann dopo il Mondiale del 2006, ha a disposizione una rosa molto competitiva, arricchita dalla presenza della temuta coppia d’attacco formata da
Miroslav Klose e dal prolifico
Mario Gomez, bomber dello Stoccarda a lungo corteggiato dalle italiane in sede di mercato. Il trascinatore della nazionale teutonica rimane
Michael Ballack, desideroso di rivincita dopo la beffarda finale di Champions persa con il suo Chelsea contro il Manchester United. L’ostacolo più arduo che dovrà sormontare la Germania è rappresentato dalla
Croazia, che dopo aver estromesso l’Inghilterra nel girone di qualificazione è da considerarsi una vera e propria mina vagante in questa manifestazione. Mancherà l’attaccante dell’Arsenal Eduardo, una delle stelle della squadra, ma sarà l’occasione per vedere all’opera i vari
Kranjcar,
Modric,
Petric e
Rakitic, campioni in erba dal futuro più che roseo. Tra i 23 convocati da
Bilic anche gli “italiani”
Knezevic del Livorno,
Simic del Milan e
Budan del Parma.
Austria e
Polonia, che completano il raggruppamento, sembrano un gradino sotto: i polacchi, guidati dall’esperto commissario tecnico olandese
Leo Beehnakker, sono alla prima apparizione in una fase finale degli Europei, e puntano decisamente sul collettivo. La stella è il portierone del Celtic
Boruc, ma in patria puntano forte sull’eterna promessa
Ebi Smolarek e sull’esterno di origine brasiliana
Roger Guerrero, naturalizzato da pochi mesi. L’Austria invece cercherà di far forza sul fattore campo: essendo paese ospitante, insieme alla Svizzera, sarà folta la rappresentanza di tifosi al seguito della nazionale allenata da
Josef Hickersberger. Il tecnico ha avuto poche occasioni per testare la sua squadra, qualificata di diritto in quanto organizzatrice, e sta fronteggiando un periodo non particolarmente florido per il calcio austriaco. L’unico vero talento espresso negli ultimi anni è il fantasista
Andreas Ivanschitz, capitano della selezione biancorossa, ma si sta facendo luce anche il giovanissimo
Martin Harnik, nel mirino del Napoli, società in cui gioca già il connazionale
Gyorgy Garics.

Simone Gambino