Per il ministro Stefania Giannini l'Università costa meno di una utilitaria e dunque è "necessario smontare lo stereotipo secondo il quale l'istruzione ha un prezzo alto", dichiarazioni che hanno già suscitato l'ira dell'Unione degli universitari e che sono destinati a fare discutere ancora tanto.
"Una utilitaria costa 10-12 mila euro, l'Università molto meno", spiega la Giannini, che prende ad esempio una laurea triennale da conseguire a La Sapienza di Roma.
La Giannini ha compiuto un clamoroso scivolone perché non ha tenuto conto né del fatto che l'Italia ha le tasse universitarie più alte d'Europa (terzo paese ed il nuovo regime Isee ha peggiorato la situazione), né delle consistenti spese che uno studente fuorisede (specie a Roma) deve sostenere (affitto dell'alloggio in primis).
Jacopo Dionisio (UDU) ha dichiarato al sito uninews24 che le frasi del ministro Giannini sono da considerare: "Fuori dal mondo, e ciò al di là del parallelo sfortunato con una macchina utilitaria. Oltre alle tasse non ha considerato le spese del mantenimento, affitti, bollette, servizi, con un diritto allo studio che praticamente non esiste".
L'Udu Sapienza ha ricordato come le tasse universitarie siano aumentate dell'84% in dieci anni "con aumento del 34% tra a.a.'13-'14 e '14-'15; sono state dimunite del 20% le tasse agli studenti sotto il 20.000 di ISEE, ma la maggior parte degli studenti ha dovuto pagare di più perché si è ritrovata in una fascia superiore a causa del nuovo calcolo dell'ISEE stesso, pur avendo lo stesso reddito dello scorso anno. Senza contare la tassa fissa per gli stranieri".
Severa la critica dell'associazione Link Sapienza: "La Giannini ha dimostrato menefreghismo" le parole del portavoce Alberto Campailla "La Sapienza ha perso 30mila iscritti in dieci anni, quante utilitarie sono state vendute nello stesso periodo? Il paragone ci sembra inutile".
