Studenti in rivolta: niente esami per chi non è in regola con le tasse

Studenti in rivolta: niente esami per chi non è in regola con le tasse

Niente esami per chi non è in regola con le tasse: il provvedimento dell'Università degli Studi di Bari manda in rivolta gli studenti.
Studenti in rivolta: niente esami per chi non è in regola con le tasse

Mentre all’Università di Bari sono partite le nuove immatricolazioni con un’offerta di ben di 129 corsi, sei dei quali nuovi, gli studenti sono in rivolta per il provvedimento preso dall’ateneo intitolato ad ‘Aldo Moro’ che ha deciso di bloccare l’accesso agli esami per tutti quegli studenti che non siano in regola con il pagamento delle tasse. Chi non abbia effettuato i regolari versamenti di quanto dovuto, quindi, non potrà più dare esami. La scelta presa dai vertici di Uniba ha lo scopo di mantenere in ordine i conti dell’Ateneo, ma ai ragazzi non è sembrata giusta. C’è chi l’ha definita discriminatoria.

Niente esami per chi non è in regola con le tasse

Tuto ha avuto inizio con le segnalazioni di alcuni studenti che, alle prese con la prenotazione online dei propri esami, non sono riusciti a finalizzare l’operazione. Lo hanno così comunicato al gruppo studentesco, che ha provveduto a chiedere spiegazioni all’Ateneo. La risposta è stata la notizia dell’adozione di una nuova misura, quella che blocca la carriera degli studenti e delle studentesse in ritardo con i pagamenti. L’accesso agli esami non è concesso non solo a chi debba saldare delle rate scadute, ma anche chi sia semplicemente in ritardo con eventuali penali maturate.

Studenti in rivolta: niente esami per chi non è in regola con le tasse

La rivolta degli studenti di Bari

Non sono ovviamente mancate le proteste, affidate all’associazione studentesca link di Bari, che tramite il portavoce Gennaro Cifinelli ha fatto sapere:

“I numeri sono alti, ben 250 studenti, centinaia di segnalazioni ci sono pervenute in queste settimane e crediamo che gli studenti interessati siano oltre il migliaio. Non esistono studenti onesti e studenti disonesti, esistono studenti che vivono condizioni economiche differenti e a cui vanno date però le stesse opportunità di crescita, di formazione e di sviluppo”.

La situazione, continua Cifinelli, non poteva essere ignorata. Ma si sarebbero potete prendere in considerazione altre possibili soluzioni, magari meno drastiche, in modo da garantire comunque la continuità del diritto allo studio di centinaia di studenti universitari. Già, perché di fatto di questo si tratta: una pesante limitazione del percorso formativo di studenti e studentesse.

“Ci saremmo aspettati che si agisse insieme all’amministrazione per trovare soluzioni, affinché gli studenti e le studentesse in mora con i pagamenti potessero essere agevolati nel assolvere ad un dovere”.

L’ateneo ritiene invece che il provvedimento vada inteso come tutela per la maggioranza degli studenti che invece sono in regola con il pagamento delle tasse universitarie.

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