Bocciature ed esami di terza media: li aboliamo? - Studentville
Bocciature ed esami di terza media: li aboliamo?

Bocciature ed esami di terza media: li aboliamo?

Una vera e propria rivoluzione potrebbe abbattersi sul sistema scolastico italiano. Una rivoluzione che porterebbe ad eliminare gli esami di terza media.

Abolire gli esami di terza media – Una vera e propria rivoluzione potrebbe abbattersi sul sistema scolastico italiano. Una rivoluzione che porterebbe ad eliminare gli esami di terza media. O, come minimo, a rivederne la storica formula. Qualche giorno fa il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha dichiarato che, secondo lui, l’esame in questione andrebbe distribuito “nel corso dei tre anni di scuole, con una prova finale che concluda il ciclo in maniera più naturale”.Il Pd, adesso, fa un passo molto più avanti. E, tramite la responsabile Scuola della segreteria dello stesso partito, Francesca Puglisi, propone appunto l’abolizione. Perché? Perché “con l’esame di terza media – sottolinea – non si concludono gli studi, in quanto i nostri alunni sono tenuti a proseguirli per l’assolvimento dell’obbligo per altri due anni”, In altre parole, visto che l’obbligo scolastico è stato innalzato, non ha senso fare analisi e controlli a metà strada: “A che serve  –  si chiede la Puglisi – una licenza media oggi, quando il minimo che si richiede a un cittadino è la certificazione di un obbligo decennale?”.

HAI LETTO DELLA PROPOSTA DEL PRESIDE DI MILANO CHE VUOLE ABOLIRE I VOTI BASSI?

Bocciati? Mai più! – Poi aggiunge un’altra proposta, che a parer nostro viaggia verso l’assurdo: bloccare per sempre anche il sistema delle bocciature, sia alle medie che alle superiori: “Bocciare non serve a migliorare: sappiamo che solo il 2 o 3 per cento degli studenti avrà un beneficio reale dalla ripetizione di un anno scolastico”. E ancora: “La scuola ‘selettiva’ non fa altro che perpetuare all’infinito l’immobilità sociale di cui è affetto il nostro Paese. Per riattivare l’ascensore sociale di cui abbiamo bisogno, chiediamo agli insegnanti di combattere per la scuola del ‘non uno di meno’”. Poi la Puglisi, per evitare equivoci, aggiunge che la “non bocciatura” non diventerebbe sinonimo di permissivismo e lassismo, né abbasserebbe la qualità: “Non bocciare significa valutare le competenze e, soprattutto, prevenire i disagi, significa seguire il cammino di ogni studente attraverso sistemi relazionali adeguati, supportare le difficoltà, creare percorsi di valorizzazione e incentivo”. Senza esami di terza media e senza bocciatura: siamo proprio sicuri che gli studenti non si cullerebbero negli allori, poi?

Commenti

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti