Voti bassi: sono giusti oppure umilianti? - Studentville

Voti bassi: sono giusti oppure umilianti?

Sta facendo discutere la proposta del preside del liceo classico Berchet, secondo cui i voti sotto il quattro dovrebbero essere aboliti.
Voti bassi: sono giusti oppure umilianti?

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Abolire i voti bassi perché “sono umilianti”–  Questa la proposta fatta qualche giorno fa dal preside del Liceo Classico Berchet di Milano, che tanto sta facendo discutere. Secondo lui, non ha senso dare due o tre ai compiti in classe o alle interrogazioni; è una punizione concretamente priva di utilità. Ci si dovrebbe fermare massimo al quattro, in modo che la media non ne risenta troppo e lo studente in questione non si demoralizzi al punto da perdere del tutto la voglia di studiare. Il Preside del Berchet,  dunque, l’ha detto ufficialmente all’ultimo collegio dei docenti: “Vorrei escludere, in sede di scrutinio, i voti inferiori al quattro. I due e i tre creano troppa frustrazione nei ragazzi”. E ancora: “Bisogna educare senza punire. Ho visto troppi ragazzi andare in crisi per una raffica di due. Alcuni smettono di mangiare, altri abbandonano la scuola distrutti”.

UNA RAGAZZA HA TENTATO IL SUICIDIO PER UNA DELUSIONE SCOLASTICA…
 

Giusto o sbagliato? – L’episodio si è diffuso velocemente grazie al potere del passaparola, raggiungendo il resto d’Italia e trovando consensi ma anche ferme opposizioni. In realtà, la maggior parte dei prof non è per niente d’accordo e sostiene la teoria opposta, quella secondo cui i voti devono essere lo specchio dell’effettivo impegno degli allievi. In altre parole, non sarebbe giusto dare cinque o sei a chi non ha fatto nulla o quasi, significherebbe penalizzare chi invece ha passato ore e ore sui libri. Una secca bocciatura arriva anche da molti altri presidi, che ritengono “stupida, pericolosa” e addirittura “fuorilegge” questa proposta. Il preside del Liceo Vittorio Veneto, per esempio, crede si tratti “di una stupidaggine che contribuisce alla distruzione in atto della scuola, un'ulteriore ferita su un corpo già segnato: partire dal quattro sarebbe scorretto”. E i genitori? Loro cosa ne pensano? Com’era prevedibile, la ritengono “una trovata utile e su cui ragionare”, o almeno così hanno scritto alcuni al Corriere della Sera. Facciamo una previsione: la faccenda si chiuderà a breve con un nulla di fatto. Nell’attesa, però, non sarebbe male conoscere anche l’opinione dei ragazzi… Siete capaci di dare una risposta obiettiva?

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